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Controcopertina - PEEP di Campo:il WWF ricorre al Consiglio di Stato

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 21 novembre 2003

Con il deposito di quasi 70 pagine di argomentazioni e mantenendo l’impegno pubblico preso qualche mese fa, quando fu pubblicata la sentenza di primo grado del TAR della Toscana- il 6 novembre scorso il WWF ha portato davanti alla quarta sezione del Consiglio di Stato il suo nuovo ricorso contro la realizzazione delle oltre 250 nuove abitazioni del PEEP Campese, prevalentemente in zone finora agricole ed anche dentro i confini del Parco nazionale. I giudici del massimo tribunale amministrativo nazionale dovranno quindi esprimersi a breve sulla richiesta di sospendere l’attività dei primi cantieri aperti. Poi, nei primi mesi del 2004, lo stesso Consiglio di Stato dovrà esprimersi definitivamente sulla legittimità o meno del PEEP Campese, che da solo -fa notare l’associazione ambientalista- assorbirebbe la quasi totalità delle previsioni edificatorie del Piano Strutturale del secondo Comune dell’Elba -al momento bloccato da Provincia e Regione- in quanto mancante, al pari di altri piani strutturali in corso di adozione, dei requisiti minimi di sostenibilità e compatibilità con le risorse ambientali disponibili. Nell’atto del WWF le delibere dell’amministrazione campese che hanno portato all’adozione del gigantesco PEEP -all’incirca un nuovo appartamento ogni 17 abitanti- sono accusate nei quattordici distinti motivi del ricorso di costituire violazione e falsa applicazione di numerosi articoli della legge urbanistica della Toscana, della legge e del decreto istitutivo del Parco nazionale dell’arcipelago toscano, di violazione degli articoli 9 32 ed altri della Costituzione, di violazione e falsa applicazione della normativa sui vincoli ambientali e paesaggistici, di eccesso di potere per illogicità manifesta e contraddittorietà, di violazione e falsa applicazione della legge sull’edilizia popolare. Per il WWF la delibera deve essere annullata anche per avere previsto, in violazione di legge, l'insediamento di strutture produttive (centri commerciali, stazioni di autobus ed altro) in aperta campagna, e tutte esulanti dalla portata del PEEP, che devono invece trovare una legittima collocazione nell'ambito dello strumento urbanistico generale (Piano strutturale). In sostanza -secondo le conclusioni del WWF- “tutti i vizi evidenziati, permettono in definitiva di ritenere che l’operazione compiuta dal Comune di Campo nell’Elba sia in realtà diretta a finalità del tutto estranee a quella ricavabile dalla legislazione relativa all’edilizia economico e popolare”. E la richiesta è quella di “annullare e/o riformare l’impugnata sentenza del TAR per la Toscana del giugno 2003, oppure, IN DENEGATA IPOTESI, quella di sollevare questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale relativamente al combinato disposto di cui agli artt. 1, 6, 11, 12, 13 e 32, della legge n. 394/1991 in riferimento agli artt. 9, 32, 97, 118 e 120 della Costituzione””.


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