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A Sciambere: Percorsi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 19 novembre 2003

Siamo rosi dal seguente dubbio: Saremmo passibili di espulsione dai DS se per caso affermassimo per iscritto che a nostro parere i dirigenti della quercia portoferraiese, limitatamente alla questione delle candidature in vista delle prossime consultazioni elettorali, non hanno capito una sega? E se rafforzassimo il concetto dicendo che possono comunque consolarsi, perchè sullo stesso argomento si sono dimostrati sempre più vispi e perspicaci della Ufo Garocco Band che mena le danze dalla parte opposta del canale e da strategiche indicazioni per l'Elba? In anni diversi a questo punto della discussione sarebbe arrivato da Livorno Augusto Simoncini funzionario della federazione del PCI che avrebbe detto: "Il candidato va scelto democraticamente deve avere queste caratteristiche" e giù una serie talmente di attributi e specificità talmente minuziosa che per eliminazione si arrivava al signor X, Simoncini notava con piacere che uno, il signor X rispondeva a tutte le indicazioni e si rallegrava per la scelta democratica che spessissimo non veniva contestata. Questo procedere bulgaro dei "criteri" è stato sostituito nella dirigenza locale della quercia dal cosiddetto "percorso". Ci sono due candidati-candidati in ballo che si rifanno ad anime diverse, e che certamente riscuoteranno più o meno successo nelle diverse anime che costituiscono l'alleanza, a rigore di logica i DS avrebbero dovuto mettere a disposizione entrambe le persone. Volpinamente però decidono di eliminarne una. Perchè? per questo è il "percorso". Come si sceglie il candidato-candidato sindaco di Portoferraio: si investe del problema la Direzione di Zona? No! Perchè? ma naturalmente perchè lo dice il "percorso" (il sindaco di Portoferraio è un "fatto" elbano ma gli altri diessini non portoferraiesi non possono discuterne). Si va allora in assemblea cittadina dei DS con le due candidature e semplicemente si chiede agli iscritti di esprimersi? No! non sia mai, occorre andare con un candidato investito ed unico! Ma perchè? lo dice guarda caso il "percorso". Come si investe il candidato? Il "percorso" afferma una cosa quasi comica: il Segretario si consulta con il Direttivo, ma chi decide il "percorso"? Il Direttivo, cioè l'organismo in cui si sta discutendo. Ma allora perchè non votano direttamente? Insondabili misteri dei percorsi! Casualmente il percorso scelto favorisce il candidato di parte riformista corrente che è in maggioranza a Portoferraio ed in minoranza all'Elba, ma crediamo che di ciò non si sia tenuto nel minimo conto. Ci si domanda a questo punto, perchè tutta questa riservatissima faraginosità? Una risposta logica a sforzarsi la si potrebbe trovare: tenere il più possibile in ambito ristretto la candidatura diessina e la discussione che ci ruota intorno per non dare l'impressione di voler egemonizzare assemblea DS e alleanza, ponendole di fronte ad una sorta di fatto compiuto o pappa scodellata. Due giorni dopo il candidato-candidato-favorito Franco Scelza dichiara ad Elbareport in sintesi e dettagliatamente in TV il suo disimpegno professionale necessario per il suo eventuale futuro impegno amministrativo e/o politico. Tutti interpretano l'intervento (specie quello televisivo) come la prima uscita del candidato sindaco dei DS. A questo punto è stato colto il mirabile obiettivo di fare incazzare (diremmo quasi agenialmente) una serie di soggetti, a partire dai diessini che parteggiavano per l'altro candidato (Danilo Alessi) e che ritengono di avere ancora meno chances in un assemblea chiamata ad approvare un "percorso" bello e terminato, continuando con gli altri soggetti politici che saranno "forzati" ad esprimere candidature di partito, e finendo con i movimenti che vedono riproporsi i soliti meccanismi di sempre con il notabilato che decide il candidato. E non crediamo che la nota esplicativo-riparatoria con cui abbiamo aperto il giornale sia sufficiente a rasserenare gli animi. Il tragico è che ci scorre davanti agli occhi una pellicola già visionata e cominciamo a nutrire la paura che, per quanto sia veramente difficile, nonostante il casino combinato dal centrodestra, questi, dando il meglio di loro stessi, riescano di nuovo a farci perdere.