Lettera aperta alla città di Portoferraio. Amarezza e sconcerto. Solo due parole, le uniche che ci vengono in mente per descrivere le tristi emozioni che ancora una volta hanno accomunato alcuni rappresentanti del Comitato che, mercoledì pomeriggio, hanno assistito esterrefatti ad un surreale Consiglio Comunale. Per l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno e, in particolare, per la presentazione di una mozione relativa al Regolamento Urbanistico, il Comitato aveva deciso di essere presente a questo Consiglio Comunale. Lo spettacolo al quale abbiamo assistito, però, è stato in assoluto il peggiore mai visto. Non vogliamo tornare sulle varie vicende e situazioni che hanno caratterizzato la seduta, tutte ampiamente descritte nelle cronache degli ultimi giorni, ma vorremo invece mettere l’accento su alcune questioni di principio che molto hanno a che fare con la democrazia e il rispetto di tutta la cittadinanza. La nostra amarezza e il nostro sconcerto, infatti, sono generati dall’essere stati ancora una volta testimoni di una scelta, quella inerente la vendita delle Ghiaie, comunque espressa dalla votazione del Consiglio, in merito alla quale la maggioranza non ha dato nessun chiarimento ai cittadini di Portoferraio, tutti proprietari del terreno in questione. Pensiamo che ogni cittadino abbia tutto il diritto di conoscere come mai i propri rappresentanti decidano cose tanto importanti, senza riuscire a dare la pur minima e plausibile motivazione, forzando le procedure e rischiando di compiere illegittimità che, inevitabilmente, renderebbero facilmente impugnabile la delibera. Perché tanta fretta? Sinceramente pensiamo che con tale assenza di motivazioni e con certe procedure non si faccia un favore a nessuno, nemmeno ai diretti interessati. Crediamo invece che questo Consiglio Comunale abbia perso definitivamente credibilità e rappresentatività a causa di una risicata maggioranza che, a conti fatti, rappresenta solo se stessa. Amarezza e sconforto anche per quel triste e strategico abbandono della Sala Consiliare quando ancora vi erano da discutere importanti punti all’ordine del giorno, come anche quello sulla revoca del R.U. per il quale eravamo lì, senza avere la correttezza di sospendere la seduta. Amarezza e sconforto anche per quell’attacco gratuito ed immotivato al presidente di questo comitato, non tanto perché diretto a questa persona in particolare, ma per la gravità di un gesto simile, antidemocratico ed offensivo nei confronti di tutta una cittadinanza, la sola e vera “padrona” di quel luogo, la Sala Consiliare appunto, il luogo pubblico per eccellenza. Per tutte queste ragioni invitiamo ogni cittadino di Portoferraio a partecipare più attentamente ed attivamente alla vita pubblica di questa città, a prendere posizione e ad assistere a tutti i Consigli Comunali a prescindere dagli argomenti all’ordine del giorno, affinché tali spettacoli non abbiano replica, impegnandosi così civilmente e democraticamente nella difesa dei propri legittimi diritti per amore di questa città e per amore di tutte le persone che vi abitano.
consiglio comunale pf 12 nov 03