Rispondo a Lorenzo Cecchini in merito alle sue critiche alla mia persona e alla iniziativa del volantino sulla sanità da parte del Partito Democratico con un articolo invece che con un commento perché credo che le argomentazioni esposte di seguito possano essere di qualche interesse per tutti i lettori. Cecchini mi accusa di non essere un politico navigato perché ho commentato direttamente le sue affermazioni denigratorie sull’iniziativa del PD. Francamente non mi interessa di essere navigato, viceversa credo che sia importante tentare di risolvere i problemi dei cittadini con la politica che ha oggi una immagine piuttosto scolorita proprio perché spesso è interpretata dai così detti uomini navigati. Quando si auspica da più fronti l'unità di intenti per risolvere un problema grave per la comunità elbana come la sanità, ci riferisce a tutte le sue componenti compreso i partiti che non ne sono una entità separata, ma ne fanno parte integrante, di qualsiasi colore essi siano. Rifiutare la politica tout court, il confronto di idee e programmi elaborati democraticamente all’interno delle strutture dei partiti è un atteggiamento pericoloso perché può essere terreno di coltura di populismi deteriori ed autoritarismi seppure mascherati. A Patrizio Usai vorrei dire le stesse cose nel rispetto della autonomia del Movimento Studentesco. Il Partito Democratico non ha voluto certamente fare alcuna strumentalizzazione , bensì esaltare con l'immagine della manifestazione sul volantino sia la forza dei cittadini di qualsiasi appartenenza, sia quella di tanti ragazzi che hanno protestato insieme per ottenere dei risultati. Il Partito Democratico come altre Forze politiche o sindacali non ha portato in piazza alcuna insegna, partecipando singolarmente come cittadini; ritiene, però, come tanti altri, che quella prova di forza democratica e civile sia stata patrimonio di tutta la società elbana di cui tutti devono essere orgogliosi e da cui tutti hanno ricevuto maggiore forza per battersi, esso compreso. Dobbiamo riconoscere che per merito di tutti alcuni passi avanti sono stati compiuti, ma che la strada da compiere è ancora lunga. Non è facile trovare il giusto equilibrio per una forza politica locale che vuole salvaguardare i diritti dei suoi concittadini in particolare delle fasce più deboli e che nello stesso tempo governa, con tutti i vincoli, le difficoltà che comporta anche nella tutela di interessi economici, sociali e territoriali variegati, ma è questa la nostra missione e cercheremo di compierla nel migliore dei modi avvertendo chi guarda l’Isola d’Elba da Firenze ancora con gli occhi un po’ miopi di chi ci crede molto più fortunati degli altri che non è più tempo per crederlo.
Michele Rampini