FIRENZE - "Crediamo che la Regione Toscana oggi abbia i numeri per svolgere un ruolo importante nell'area protetta del Santuario Pelagos. Adesso è fondamentale che il progetto prosegua come coordinamento tra le regioni interessate dal Santuario e quindi venga acquisito dal Ministero dell'ambiente che, nei suoi rapporti con Francia, Corsica e Principato di Monaco, possa concordare, insieme a noi, azioni e priorità per la tutela della biodiversità dell’area marina protetta più vasta del Mediterraneo. I risultati del progetto GIONHA ce lo confermano offrendoci anche una motivazione forte per andare avanti su questa strada". Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini intervenendo stamani al convegno sulla presentazione dei risultati del progetto di cooperazione transfrontaliera GIONHA (Governance and Integrated Observation of marine Natural Habitat) organizzato da Arpat insieme all’Office de l’Environnement de la Corse, alla Regione Liguria, alla Regione Autonoma della Sardegna e alla Provincia di Livorno. GIONHA è nato con il sostegno del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2007-2013 e ha visto le quattro regioni che si affacciano sul Santuario Pelagos agire di concerto per favorire la tutela e la valorizzazione dell’ecosistema marino dell’area protetta più vasta del Mediterraneo. Il progetto, divenuto una fonte preziosa di informazioni e di esperienze, è uno strumento di supporto tecnico alle scelte politiche regionali e un contributo per una strategia comune transfrontaliera di salvaguardia di una delle più importanti e ricche aree del Mediterraneo nonché una risposta alle richieste della strategia per il mare dell’Unione Europea. "I risultati presentati oggi - ha proseguito l'assessore Bramerini - li dobbiamo soprattutto al grande lavoro svolto da Arpat, in particolare da Arpat mare, capofila del progetto, e assumono ancor più importanza alla luce delle emergenze ambientali che si sono verificate e che stiamo vivendo, come la tragedia della Concordia e l'incidente dei fusti caduti in mare dall'eurocargo Venezia. Una importanza strategica fondamentale alla quale non possiamo sottrarci, ma viceversa, rispondere come abbiamo fatto finora, in maniera decisa e concreta con azioni risolutive e ben indirizzate". L'assessore ha quindi illustrato come il lavoro uscito dal progetto GIONHA rappresenti un'anticipazione dell'adeguamento delle politiche regionali alla marine strategy, cioè quell'insieme di azioni che vanno dalla conoscenza dello stato ambientale degli ecosistemi marini, alle iniziative pilota per diminuire gli impatti antropici sugli ecosistemi costieri, fino alla valorizzazione degli habitat marini. "Oggi - ha concluso Bramerini - i due paesi transfrontalieri Francia e Italia possono tranquillamente dichiarare di avere acquisito uno strumento in più, un valore aggiunto, che può concorrere alla gestione dell’area marina protetta più vasta del Mediterraneo. Abbiamo iniziato un percorso impegnativo ma concreto per sostenere in maniera tangibile la direttiva europea sulle strategie del mare".
balena 2 giugno 2007