La dimostrazione della volontà di compiere un abuso edilizio, per il Magistrato che ha disposto il sequestro dell'immobile Ex- Pacaelmo, eseguito dai Carabinieri, starebbe nelle modalità di esecuzione del cosiddetto nuovo piano superiore, con la creazione di uno spazio che, anche se tamponato, non si tuò considerare effetto di una semplice nuova soffittatura dello stabile. Si è infatti creato un nuovo piano dotato di un pavimento resistente a grandi carichi scegliendo di spendere 350 euro per metro quadro di area coperto in luogo dei 30 mq che si sarebbero spesi semplicemente per "abbassare il tetto" con una soffittatura. Per compiere una tale sostanziale modifica della struttura con un iter che risultasse regolare, non sarebbero state bastanti delle D.I.A., ma si sarebbe dovuto procedere alla richiesta (ed al rilascio da parte del Comune di Portoferraio) di una vera e propria concessione edilizia. E' quanto trapelato sulla vicenda sabato 15 Novembre, da ambienti giudiziari livornesi, insieme alla notizia della convalida da parte del G.I.P. Sandra Lombardi, del sequestro dell'immobile delle Antiche Saline operato dai Carabinieri dell'Isola d'Elba su mandato del P.M. della Procura Livornese Dott. Roberto Pennisi. Il sequestro aveva destato parecchia attenzione, sia per le dichiarazioni di Pennisi "depistanti" (in quanto sembravano riconoscere la regolarità degli atti) sia per la iscrizione nel registro degli indagati del proprietario Nocentini, del progettista e direttore dei lavori Ageno e del costruttore Nenzi. Una discreta mazzata per il Gruppo Nocentini che vede allontanarsi la prospettiva di un rapido sblocco della vicenda, e con esso la possibilità di aprire i battenti di un nuovo supermercato dei prodotti elettronici in tempi abbreviati, in modo da essere in linea di vendita entro il periodo natalizio.
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