La signora Grazia Campanini, figlia del noto attore Carlo, è deceduta alle 22 di Giovedi a bordo del traghetto Moby Baby per una "crisi asmatica acuta", questo il raggelante referto della autopsia compiuta dal medico legale Dott. Luigi Papi nel primo pomeriggio di sabato 15 Novembre, presso l'Ospedale di Portoferraio. Il Marito della cinquantasettenne romana, Bruno Carotenuto anch'egli figlio di un noto attore,aveva sostenuto questa tesi, che in verità aveva lasciato scettici un po' tutti (noi compresi) immediatamente dopo il decesso. Si pensava nella serata di giovedì 13 novembre quando lo abbiamo incontrato con altri giornalisti all'ospedale, che l'uomo non riuscisse a rassegnarsi all'idea di una morte improvvisa della coniuge per collasso cardio-circolatorio, che appariva più probabile come causa. Il Carotenuto ricostruiva la vicenda dicendo che la moglie scesa sul ponte garage del traghetto (che era in accosto ai moli di portoferraio) era stata investita da aria dall'odore molto pesante che anche lui aveva avvertito e che definiva "come di olio bruciato", aveva iniziato ad avere difficoltà respiratorie ed era risalita lungo le scale come per cercare aria migliore verso l'alto. Il marito invece pensando che il disturbo che aveva colpito la moglie fosse lieve entrava in si sedeva a bordo dell'auto, ma dopo poco più di un minuto non vedendola arrivare apriva la portiera dell'auto e la sentiva chiedere aiuto. Risalito precipitosamente sulla scala trovava la donna a terra e con i segni dell'asfissia " ...aveva le labbra viola", seguivano pochi concitati minuti in cui la donna era soccorsa da tre medici che si trovavano a bordo, poi dai volontari della Misericordia e dal Medico di Guardia giunti da terra, ma le manovre di rianimazione si rivelavano inutili. "Non potranno dire ora - ha commentato Carotenuto, appreso del risultato dell'esame autoptico - che mia moglie è morta per un raffreddore, ci voglio vedere chiaro" E ci vuole veder chiaro anche il P.M. livornese Mario Profeta che ha disposto ulteriori accertamenti tecnici sulla nave che rimane, sotto sequestro a banchina a Portoferraio. Ed intorno alle 22 di sabato è arrivato a bordo al Moby Baby il Comandante della Capitaneria di Porto di Portoferraio per dare esecuzione al disposto del PM, che ha ordinato che il battello fosse lasciato anche dal personale di bordo che vi aveva fino ad allora stazionato.
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