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Storia di una piccola donna e di una piccola grande donna

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 28 marzo 2012

Archiviata e con pochi rimpianti anche l’edizione 2012 della Festa della donna, ridottasi in Italia troppo spesso ad un rito consumistico. Restano però delle manifestazioni a livello locale che puntando sulla semplicità e sul significato vero ed originario della ricorrenza, diluite in questo mese di marzo (l’ottimo calendario compartecipato dei comuni di Portoferraio e Rio Elba è un esempio) sono riuscite a comporsi in un bilancio positivo per partecipazione, livello culturale, per la capacità tutta femminile di affrontare problemi seri e pure drammatici con una consapevole serenità. Dati su violenze, soprusi di vario tipo, disparità, sono complessi e ampi e il sommerso è grande, e vorrebbe dirci di dati che non esistono sul come la donna subisca la prepotenza dell'uomo e della società, ancora di più dei numeri ufficiali alla faccia della Costituzione e di altre leggi. Anche qui sull'isola ovviamente. Una addetta del settore mi confidò anni fa che ci sono soprusi abbondanti tra le mure domestiche e altrove. Per fortuna esiste anche un mondo opposto e c'è chi riesce a vivere la parità tra i sessi. Virginia Campidoglio. Vorrei idealmente indicarla come un simbolo della donna che cerca di raggiungere la giustizia. Una giovane studentessa, neo laureata di primo livello, che si batte nel mondo del volontariato credendo in un mondo di solidarietà. A sua volta è lei che ci segnala un altro personaggio emblematico, che può rappresentare il futuro della donna, l'impegno al femminile per crescere non solo di età. Intendo dire di “Piccolo fiore “, la bambina thailandese che ci ha fatto conoscere Massimo Puccini, e può rappresentare un ideale futuro migliore. Una piccola donna che parte da una condizione di inferiorità tra le più difficili e cerca la rivincita a dispetto del fatto di stare in basso. Ammalata gravemente dalla nascita ha iniziato la sua resurrezione, a dispetto di una condizione economica di povertà, a dispetto di una situazione familiare negativa. “Piccolo fiore” che ci racconterai tra 30 anni? Speriamo possa dirci tutto il meglio che speriamo. Sarebbe una vittoria incredibile. Una vera emancipazione. Ecco qua lo scritto di Virginia Una Piccola Donna Di Virginia Campidoglio Circa un anno fa, un amico ci portò a conoscenza della storia di Piccolo Fiore: una bambina di circa 5 mesi, condannata alla morte da un retinoblastoma. PICCOLO FIORE NON VEDENTE Sembrava impossibile che la bambina non avesse alternative, che la famiglia dovesse rassegnarsi a farle portare via la vita dalla malattia che già le aveva portato via la vista. Così iniziammo a chiedere consulti medici in Italia e a cercare ospedali in Thailandia che potessero aiutarla, riuscendo in breve tempo a far operare la bambina in modo gratuito e con il massimo dei risultati: il recupero della vista dall'altro occhio! DOPO L'OPERAZIONE Nella fase post operatoria abbiamo ricevuto il sostegno, non solo economico, di molte persone e in particolare di Massimo Puccini, nostro referente sul posto, e del Circolo Sandro Pertini dell'isola d'Elba che ha devoluto le quote d'iscrizione a favore di Piccolo Fiore. Oggi perciò siamo qui per raccontarvi ancora una parte della storia di questa bambina.. Piccolo Fiore è guarita del tutto dal tumore, ha riacquistato e mantenuto la vista dall'occhio destro e cresce come ogni altro bambino. Finché non sarà grande, dovrà continuare a portare una protesi ortopedica, che è quella che si vede nelle foto, ma la sua vita non si è fermata grazie alla speranza di tutti coloro che le hannorivolto un gesto d'amore. PICCOLO FIORE OGGI CON UNA PROTESI MA SI GUARDA INTORNO Grazie a tutti voi per la Donna che sarà questo Piccolo Fiore


Piccolo fiore

Piccolo fiore