A proposito del mio intervento durante la Riunione dell'osservatorio continuità territoriale di Giovedi 22 marzo presso la sala della Provincia deve precisare quanto segue: Il mio inervento è stato come Coordinatore delle Pubbliche Assistenze dell'Elba e non come Presidente di una Associazione esistente all'Elba. Io difendo l'operato di tutte le pubbliche Assistenze presenti sull'Elba (e credo di interpretare il pensiero anche di altri movimenti presenti all'Elba), il suo lavoro ed il lavoro degli oltre 500 volontari che tutti i giorni operano con circa 60 ambulanze all'Elba. Questi volontari tutti i giorni affrontano, oltre all'emergenza/urgenza sull'isola, viaggi in continente con le loro ambulanze, sacrificando il suo tempo libero per assistere pazienti che purtroppo non trovano conforto o servizi ospedalieri sulla nostra Isola. Questi ragazzi vanno lodati, tutti e quando mi sento dire da un funzionario della Regione Toscana, certo Sig. Nicosia (credo che questo sia il suo nome), alla mia affermazione "questo lo dico per certo perchè è 15 anni che faccio questo lavoro" per tutta risposta mi dice: "e questo è il risultato". Questo non glie lo permetto, non gli permetto di mettere fango sulle Associazioni di volontariato elbane ed i suoi volontari, ne stia certo sarà riportato pari pari con registrazione al tavolo che il Presidente della Regione Toscana Dott. Enrico Rossi mi ha convocato inseme ai rappresentanti delle compagnie di Navigazione, al rappresentante del Prefetto, alla Dott.ssa Calamai, al Dott. Genovesi, al Comune di Portoferraio ed altre Autorità per il giorno 3 Aprile alle ore 15 in Firenze, Piazza Duomo, Sala Endimione con all'odg "soccorso sanitario in mare". Come ho detto nella mia inervista, noi abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con tutti i Capitani delle tre compagni di navigazione ed i loro marinai i quali si sono sempre messi a disposizione per far sentire a suo agio sia i pazienti che i volontari, sempre nel rispetto delle regole di navigazione, perciò a loro va il nostro ringraziamento e di coloro che trasportiamo, non certo va a quel funzionario regionale che quando stila un protocollo per il trasporto dei malati non sa nemmeno da dove cominciare ed infatti si vedono i suoi risultati. Io non faccio parte di nessun Comitato (che oltretutto elogio per il suo lavoro) difendo solo i volontari e le nostre Associazioni per il loro grande sacrificio giornaliero.
Paolo Magagnini Croce Verde