I Comitati Elbani Riuniti pro Sanità rendono noto che, in seguito all'ultima sessione con la Conferenza dei Sindaci e l'Azienda ASL del 22 febbraio scorso, la Dott.ssa Monica Calamai in veste di Direttore Generale della ASL 6 di Livorno si è rivolta ai Comitati elbani sanità ed alla Conferenza dei Sindaci con due comunicazioni nelle quali si lamentava della presenza dei Comitati al tavolo tecnico delle trattative (con oggetto il nuovo “capitolo/elba sanità”) perché tale partecipazione si doveva considerare estranea ad un “corretto cerimoniale istituzionale”, paventando altresì il pericolo di uno “stravolgimento del programma”, per citare alla lettera le parole della Dott.ssa Calamai. Si invitava quindi la Conferenza dei Sindaci a prendere provvedimenti altrimenti la direttrice si vedeva costretta ad allertare il Presidente della Regione Toscana, affinché garantisse l'applicazione della legge sulla sanità, legge n. 40 del 2005, che secondo lei era stata ampiamente disattesa. I Comitati Elbani Riuniti pro-Sanità hanno ritenuto opportuno risponderle rivolgendosi direttamente al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, animati non da uno spirito polemico ma semplicemente per ribattere che la PARTECIPAZIONE dei cittadini alla cosa pubblica non deve essere considerata un inutile intralcio alla speditezza delle trattative di pianificazione ma piuttosto un preziosissimo contributo sia nella fase di elaborazione di piani di intervento sul territorio, sia nelle fasi successive di applicazione dei progetti stessi, per garantire una collaborazione attiva alla realizzazione degli obiettivi e di verifica dell’impiego delle risorse economiche ed umane. Come già sottolineato nel precedente comunicato i Comitati sono rimasti molto stupiti di essere stati chiamati a difendere la legittimità della loro presenza al tavolo del progetto Sanità, in primo luogo perché, in occasione della grande manifestazione, del 7 ottobre 2011 con al seguito tutti gli otto sindaci, di fronte alla giusta indignazione dei cittadini elbani per il sistematico e non concordato smantellamento del proprio ospedale, la Giunta Regionale aveva garantito una risposta programmatica ai Comitati, coinvolgendo a tale proposito l’Azienda. In secondo luogo perché, proprio in continuità con tale promessa, c’era già stato un incontro tra i sindaci, Comitati ed Azienda il 22 dicembre 2011 , incontro durante il quale la Dott.ssa Calamai non aveva manifestato alcuna obiezione sulla partecipazione dei Comitati al Tavolo, né aveva lamentato il mancato rispetto del cerimoniale istituzionale. Eppure neanche allora il Presidente della Conferenza, Vanno Segnini, aveva preavvisato la Direttrice della presenza dei Comitati, proprio contando sul naturale contatto che si era già instaurato con la Regione. Durante la riunione si erano discusse le proposte programmatiche dei Comitati ed al termine le parti si erano date appuntamento per definire e puntualizzare nella tempistica le risposte dell’Azienda. Successivamente, proprio per annunciare l’ultimo incontro, è uscito il comunicato dei Comitati, nel quale, tra l’altro, si approvava l’intenzione di Sindaci di verificare la contabilità analitica dell’Azienda nell’ultimo quinquennio e di avere una rendicontazione dei finanziamenti stanziati specificatamente per l’Elba nello stesso periodo, anche alla luce dell’art. 127 della legge n.40, che impone al Direttore Generale di curare le idonee forme di pubblicità della contabilità dell’Ente. Infatti i Comitati, unitamente ai sindaci, si proponevano di esaminare le spese dell’Azienda per proporre un’ottimizzazione delle stesse, visto che occorreva considerare la contingente restrizione di fondi a disposizione da destinare al servizio sanitario elbano. Dunque, solo in occasione dell’ultimo incontro del 22 febbraio scorso, la Dott.ssa Calamai, che pure aveva senz’altro letto il comunicato, si è sentita in dovere di riprendere per il mancato avviso della presenza al tavolo dei Comitati il Presidente della Conferenza, Vanno Segnini, il quale ha risposto semplicemente:”Se oggi siamo qui è anche per merito dei Comitati”, senz’altro parlando (lo vogliamo proprio credere) a nome di tutti gli otto sindaci. Non contenta ha confermato questo suo atteggiamento di chiusura con le comunicazioni menzionate sopra. Quindi di fronte all'affermazione della Dott.ssa Calamai, che ha definito illegittima la partecipazione dei Comitati, si è fatto appello al Presidente Rossi, richiamando la legge della Regione Toscana sulla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, L. n. 69 del 2007, ritenendo che il legislatore regionale, proprio per rendere effettiva la partecipazione, abbia voluto prevenire per l'appunto tutti quei meccanismi istituzionali che, più o meno strategicamente, tendono a soffocare questo diritto dei cittadini, magari nascondendosi dietro alla necessità di un“corretto cerimoniale istituzionale” ed alla necessità di procedere più speditamente nella gestione del territorio. Così l'art. 1 afferma: “La partecipazione alla elaborazione e alla formazione delle politiche regionali e locali è un DIRITTO: la presente legge PROMUOVE forme e strumenti di partecipazione democratica che rendano EFFETTIVO questo diritto.” Di seguito, l'art. 3, precisa ulteriormente: ”Le disposizioni della presente legge non possono essere interpretate in senso limitativo delle forme di partecipazione non previste nella legge stessa né come limitazione della più ampia INCLUSIVITÀ DI TUTTI I PROCESSI PARTECIPATIVI”. Volendo poi essere ancora più aderenti al dettato normativo, per rassicurare la Direttrice Generale che si trincerava dietro alla Legge n. 40 del 2005 in materia di Sanità, i Comitati hanno segnalato alla sua attenzione l’art. 3 di questa legge, così come modificato dall’art. 22 della legge sulla partecipazione, articolo che tra i principi costitutivi del Servizio Sanitario Regionale, in coerenza con i principi ed i valori costituzionali, indica l’INTERVENTO MEDIANTE PROCESSI PARTECIPATIVI AI SENSI DELLA L. R..T. n. 69 del 2007 (legge sulla partecipazione). A questo punto, contando sulla piena osservanza da parte delle Istituzioni delle leggi regionali, ci attendiamo una pronta conferma da parte del Presidente Rossi della LEGITTIMAZIONE DEI COMITATI A PARTECIPARE AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE, augurandosi che queste riprendano al più presto, senza ulteriori ostacoli ad una proficua collaborazione.
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