Ospedale elbano: chiude anche il reparto di Psichiatria ma Adolfo Santoro, il primario, rassicura " Nessun problema per l'utenza". La ristrutturazione dell'ospedale continua ed è noto il fermento intorno ai servizi sanitari con i sindaci dei Comuni e i Comitati impegnati a cercare soluzioni di maggiore funzionalità e dignità per gli elbani e per i turisti. "La salute mentale non è in crisi per la chiusura del repartino di psichiatria in ospedale, anzi il Centro di Salute Mentale (Csm) prosegue e migliora le attività". Questa in sintesi la comunicazione di Adolfo Santoro, psichiatra, che adesso agirà con il suo staff al 4° piano del nosocomio di San Rocco, seguendo i suoi degenti accolti in 3 posti letto in medicina in due stanze specifiche. Quindi l'impegno del medico, e i sanitari del suo staff, garantirà una continuità con il pluriennale progetto del Csm, nonchè del Centro Diurno e delle Residenze. "La chiusura del "repartino" è compensata dall'attivazione dei 3 posti letto in medicina e i pochi casi che non potranno essere gestiti saranno trasferiti all'Ospedale di Livorno, come già avviene per altre situazioni per soli 4-5 invii per anno. Quindi i servizi non subiranno alcun contraccolpo". Anzi, evidenzia lo psichiatria, la chiusura del "repartino" permette d'iniziare in modo più efficace l'attività territoriale, intesa come strutturazione di Progetti terapeutici individuali, in collaborazione con famiglie, medici di base e l'ambiente di vita. "Strutturare questi impegni- evidenzia Santoro- è lo strumento più efficace per prevenire i ricoveri, agire quindi alla base dei temi salutistici aumenta la prevenzione delle malattie. In aprile ci sarà inoltre l'attivazione del Centro Diurno a Portoferraio in via del Carburo, in uno spazio di 240 mq, superiore al precedente, aperto sulle 12 ore, compresi i festivi. Tale ampio servizio permetterà un sostegno continuativo ai nostri utenti, una trentina, in una realtà elbana generalmente "povera" d'iniziative sul sociale. Struttureremo una corsi e laboratori aperti alla partecipazione della popolazione generale, con esperienze artigianali, cineforum e altri impegni culturali". E l'impegno della psichiatria procede poi con un importante lavoro nelle Residenze che accolgono i casi più problematici, 8 persone, che devono fare riabilitazione in una struttura a Magazzini, mentre in un appartamento nel centro storico, 3 utenti riabilitati hanno, da personale specializzato, supporti periodici. Ma quale la situazione della casistica sull'isola? "Abbiamo circa 800 contatti l'anno -specifica il medico- di cui seguiti regolarmente circa 300 e 140 sono i casi più complessi. La patologia principale all'isola fa capo spesso a soggetti che soffrono la mancanza di opportunità e la paura di affrontare ambienti fuori Elba. Si cade allora nella depressione e talvolta nella devianza". Un potenziamento dei servizi quindi non una crisi , grazie alle cure primarie per il settore psichiatrico, che migliora la propria azione. "Il 70% della salute dipende da come ognuno di noi gestisce la propria vita. Quindi è importante agire per responsabilizzare le persone e questo è l'obiettivo che vogliamo raggiungere", conclude Santoro.
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