Lorenzo Marchetti (PD) torna sulla caso del caro-biglietto con una osservazione che pubblica sul blog "Il Vicinato": "In merito al biglietto sulla tratta Portoferraio-Piombino (A/R) - scrive l'ex-Presidente della Società del parco minerario - costato a un passeggero non residente ben 57,61 euro, Giuliano Canovaro di Moby ha precisato: «Ad una più attenta lettura non può sfuggire il fatto che nella foto è omessa ogni indicazione relativa all’effettivo emittente del biglietto che indica ben 12,00 euro quali diritti e euro 3,21 quale assicurazione. Questo totale di ben euro 15,21 euro (oltre il 25% del totale) non è assolutamente riconducibile a Moby». "Dal calcolo aritmetico la cifra extra, però, - eccepisce Marchetti - è di 21,21 euro e non 15,21. Infatti: 57,61 meno 36,40 (prezzo del biglietto A/R 18,20+18,20) è uguale a 21,21 euro. Cosa sono quei 6,00 euro non giustificati da Moby?" L'osservazione di Marchetti non ci pare affatto fuori luogo, ed è da girare - per competenza - insieme alla raffica di reazioni dei cittadini (in stragrande parte indignate) alla vicenda registratesi soprattutto sui social network alla stessa Moby ed all'Osservatorio sui Servizi Marittimi.
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