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Un umiliante Consiglio Comunale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 15 novembre 2003

Ho rinunciato ad un giorno di lavoro (e come me altri) per assistere al Consiglio Comunale di Portoferraio, esercizio che per ragioni di orario e di impegni raramente riesco a praticare, ma visti gli importanti punti all'Ordine del Giorno della seduta mi sono sentito in dovere di presenziare. La questione delle Ghiaie, delle antenne, del piano urbanistico e del commercio sono tutti argomenti che riguardano la mia vita, quella della mia famiglia e di migliaia di concittadini. Tutti insultati da un atteggiamento sconcertante tenuto dalla giunta e dai consiglieri di maggioranza. Non voglio entrare nel merito politico (quello l'ho fatto e lo farò nel movimento che vede un mio impegno attivo), ma in quello umano che riguarda tutti, donne e uomini di destra o di sinistra. Nel penoso teatrino visto in questo (negativamente) storico 12 novembre 2003 siamo stati tutti uniti nel vedere calpestati i diritti dei cittadini, nell'assistere impotenti a spettacoli di arroganza fondata sul nulla di argomentazioni politiche, fino all'apoteosi dell'irriverenza quando nel mezzo della discussione sulle antenne (da me particolarmente sentito perchè abito a 100 metri da una giungla selvaggia di apparecchi non proprio cosiderata un "centro benessere") ad uno a uno sono spariti tutti coloro che democraticamente eletti dovevano darci delle risposte. La perla finale nelle parole dell'unico elemento rimasto a godersi cinicamente l'amarezza della trentina di persone presenti in sala consiliare, il signor Fratti: "Ma un pò di umanità, non avete visto che il Sindaco stava male..." Bella l’umanità di questo Sindaco che abbandona l’aula come un ladro, lasciando un burattino dal sorrisetto stampato a dare lezioni di insensibilità a chi ha passato una giornata grottesca, triste, umiliante. Il pubblico presente non si è meritato neanche una banale scusa (sarebbe passata come la cosa più gloriosa espressa dalla maggioranza) per rinviare la seduta. Abolirò dal mio linguaggio il detto “al peggio non c’è mai fine”, io mercoledì ho visto la fine del peggio.


consiglio comunale 12 nov 2

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