Dopo il blitz marinese della Guardia di Finanza è iniziato il prevedibilissimo piagnisteo vittimista dei confratelli di Fra’ Cimabue, della “giustizia a orologeria” con tanto di solita auto-lettera “avevo deciso di non votarla più, ma dopo quello che è successo …” variante della già troppo usata “io non votavo per lei ma dopo quello che è accaduto …” e giù sassate alla magistratura cinica e bara, prima ancora che si sappia esattamente con chi ce l’ha e cosa gli contesta. In effetti però si deve ammettere che la magistratura, quanto a scherzi da prete al centrodestra elbano, ha qualche precedente. Per esempio pensiamo cosa è appena successo alla Piaggia: sembrava tutto bello e fatto: incompatibilità sancita (colpa di quelle serpi dell’altra lista eh!) della Sindaca, e il suo vice (immaginiamo con che peso nel cuore) che la sostituiva per un annetto fino alle nuove elezioni nel 2013, il cetaceo cavese diventava vice de facto… e invece, a rompere le uova nel paniere, non ti arriva una inopinata sentenza della Corte d’Appello che ribalta quella di primo grado e rimette in sella la giubilanda? Due interrogativi premono: quando la faranno finita con questi giochi di bussolotti? Quando la pianteranno di prenderci per i fondelli?
rio marina torre