L’emergenza più acuta è stata superata grazie ad un spirito di collaborazione e di servizio che ha coinvolto l’intera Isola d’Elba e gli amici del continente. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo e non finiremo mai di ringraziare chi, dal privato cittadino allo studente, al volontario fino alle associazioni e gli Enti si è prodigato per aiutare il prossimo in un contesto certo non facile quale è quello della crisi economico-finanziare che come ha ricordato oggi il Presidente del Consiglio Mario Monti non è ancora finita. Anzi, è sempre nella sua fase più acuta, ed ha inesorabilmente sottratto risorse pubbliche che colpiscono tutti noi in termini di servizi e contributi. Occorre evitare di disperdere quel patrimonio di solidarietà fra enti e istituzioni che si è manifestato da quel drammatico 7 novembre. Un modo per continuare l’opera di ricostruzione e di riassetto di un economia locale è quella di dotarsi di un maggiore coordinamento per non disperdere le risorse e ottimizzare i risultati. Gestione Associata, Protocolli d’intesa o meglio ancora, Accordi Programmatici che sono vincolati di una chiara legislazione sono la via maestra per riunirsi e dotare un territorio dei migliori risultati raggiungibili attraverso la cooperazione e l’impegno reciproco. La seconda questione che preme sottolineare ed è di vitale importanza, è coniugare una ripartenza di un territorio non solo sistemando e aggiustando l’esistente ma dando prospettive chiare. Penso prima di tutto al lavoro, lavoro che sentiamo (e vediamo) mancare per i nostri giovani e per le loro famiglie. Un lavoro che per troppo tempo si è basato sulla stagionalità, sul meccanismo drogato del 6 mesi + disoccupazione, che adesso è messo a serio rischio dal nuovo riassetto del mercato del lavoro e dalla nostra economia locale in forte difficoltà. Una grossa mano certo NON è stata data dall’introduzione (anzi dalla ripresentazione) dell’ICI che oggi assume il nome di IMU e che ha messo allo scoperto un Federalismo fiscale fatto più di chiacchiere e bandierine verdi che di sostanza. Da quest’anno ci risulta che il Comune di Campo nell’Elba ha applicato l’aliquota sulla prima casa al 4 x 1000 in linea con gli imput del Governo Centrale. Ma se sommiamo a questa imposta tutta una serie di costi dovuti alle spese enormi sostenute dai nostri concittadini o i mancati guadagni dovuti alla perdita di materiali e merci è facile concludere che gli esborsi delle nostre famiglie saranno notevoli e, purtroppo, in alcuni casi già oggi insostenibili. FIDI toscana, la Finanziaria della Regione Toscana ha dato un grosso aiuto, ora invece dobbiamo progettare il futuro per far tornare investimenti e risorse. Come? Prima di tutto chiamando a raccolta i nostri imprenditori, i nostri commercianti e tutti quei cittadini che hanno investito nelle attività e nel commercio per trovare insieme le soluzioni migliori per regolare e sancire nuove regole e un nuovo “modus operandi”. Sto pensando ad un riequilibrio delle imposte sul suolo pubblico, un regolamento del commercio ed una serie di interventi atti a favorire investimenti (ufficicomunali dedicati, forum delle attività locali etc). Intervenire sulla spesa sociale che nel nostro Comune dando ai nostri studenti ed alle loro famiglie la possibilità di avere costi meno pesanti per il trasporto scolastico, mense e promuovendo un meccanismo di regole che faccia trascorrere un 2012 più sereno sotto il profilo del diritto allo studio per i nostri figli. · Terzo, ma non per importanza, creare un vero e proprio “governo della stagione turistica 2012” che metta subito in chiaro quale è l’iter del Piano Spiagge, quale quello del Piano Regolatore Portuale e quali prospettive ha il commercio ambulante che troppo spesso ha vissuto come un calvario un’attività lavorativa comune in tutto il resto d’Italia. Un ultima considerazione prima di concludere riguarda il rapporto che l’opposizione ha avuto con l’amministrazione comunale. Spesso i nostri dibattiti sono stati accesi, forse caricati dalla foga della gioventù, ma si prenda atto che questa legittima e sacrosanta contrapposizione fra due modi diversi di governare un territorio non ha mai colpito l’uomo o la donna ma sempre e solo l’amministratore e quindi la sfera politica. Per questo motivo tendo a sottolineare, che se durante i momenti forti e drammatici del post-alluvione i nostri comunicati sono stati pochi o assenti (come ha definito il Sindaco) ciò non vuol dire che non si sia attivata una rete di solidarietà e di lavoro costante del partito e dei suoi militanti a fianco di Istituzioni, enti e associazioni: penso alla raccolta fondi in favore dell’Istituto comprensivo campese, penso alle squadre di volontari giunte da tutta l’Elba e dalla Val di Cornia, e mi fermo qua. Questo per dire che il nostro gruppo al di là del giusto e doveroso dibattito sviluppatosi più sulla carta stampata che nelle sedi istituzionali è e rimane a completa disposizione per un lavoro costante e di squadra all’insegna del bene comune. Se sbaglierete ve lo diremo e se farete bene ci congratuleremo. Noi abbiamo le nostre proposte, le nostre idee, che qui ho brevemente presentato ma che sono pronto, insieme a tutto il gruppo consiliare, a sviscerare punto per punto con l’amministrazione ed i suoi rappresentanti. Questo è quello che mi sentivo di dire a questo tavolo e questo è quello che auguro, e concludo, al nostro territorio: cooperazione e maggiore condivisione sia nel momento della ricostruzione che nel momento della programmazione. La sfida che ci attende è immensa ma con l’aiuto di tutti ne possiamo uscire migliori e più uniti di prima.
Lorenzo lambardi testina