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Rifondazione: Enrico Rossi: armatore no, ma aviatore sì?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 marzo 2012

La Regione Toscana venerdì 9 marzo ha acquistato il 5% delle azioni della società dell'Aeroporto di Firenze investendo poco meno di 5 milioni di euro. E le ha comprate dal Monte dei Paschi pagandole 11 euro ad azione dopo averle cedute alla stessa banca alcuni anni fa a 8 euro. Un affare,ma per la banca senese vicina al PD. E per quale motivo ? Il Presidente Rossi giustifica l'operazione con la necessità di “assicurare un forte ruolo di garanzia della Regione nella gestione dell'Aeroporto di Firenze”. Ai cittadini elbani chiediamo di ricordare le parole con cui fu giustificato il mancato impegno nel mantenimento di una Toremar pubblica: la Regione non può fare l'armatore. Oggi dobbiamo dedurre che la Giunta Regionale regola la sua coerenza in maniera davvero originale: Rossi, armatore no, aviatore sì? Eppure non c'è paragone tra l'importanza di garantire il diritto alla mobilità agli abitanti dell'arcipelago toscano e quella di influire direttamente sulle scelte gestionali di un aeroporto, come quello di Firenze, che-lo afferma lo stesso Rossi- non può che avere un ruolo secondario in Toscana rispetto a quello di Pisa. Scelte politiche o favori finanziari alle banche amiche ? E tra le pieghe della notizia veniamo a scoprire che il Consiglio Regionale ha autorizzato la Giunta a impegnare nell'acquisto di azioni dell'aeroporto fino a 15 milioni di euro. Il circolo di Rifondazione Comunista dell'Isola d'Elba non può che augurarsi che i nostri sindaci chiedano conto di tutto questo a Rossi e portino a Firenze lo sconcerto e la protesta degli elbani. Ora i frutti delle scelte regionali sul trasporto marittimo si iniziano a vedere. La rotta Elba Piombino è sotto un monopolio di fatto e i servizi iniziano evidentemente a peggiorare, come era logico che fosse: continui ritardi, frequenti sospensioni di corse a pochi minuti dalla partenza, problemi per traghettare le ambulanze e tanti altri problemi. A questo si aggiunge l'ormai prossimo (preannunciato) fortissimo aumento tariffario. Neppure il peggiore dei liberisti berlusconiani avrebbe disegnato uno scenario così marcatamente monopolistico. Rifondazione Comunista auspica una profonda revisione della politica regionale sui trasporti spostando l'attenzione dalle necessità finanziarie di “imprenditori amici” e banche alla necessità di garantire trasporti sicuri ed efficienti per una difesa di fatto e non a parole del diritto alla mobilità di ogni cittadino toscano. Isolani compresi.


marina di campo aeroporto

marina di campo aeroporto