Il WWF Elba-Capraia denuncia il preoccupante stato di inquinamento dell'area umida di Mola, unica area umida di una certa valenza rimasta all'Elba e situata all'interno del Parco nazionale. In tutta l'area sono presenti rifiuti di vario genere e ampiamente diffusi, in particolare nelle aree facilmente accessibili dalle strade e sentieri circostanti; se da una parte – afferma il WWF – può dirsi contenuto il danno causato dal recente incendio che ha distrutto nei giorni scorsi una parte del fragmiteto e alcuni camminamenti, che è bene ricordare, furono costruiti con finanziamenti pubblici, episodio che di per sé – rimarca il WWF – denota lo scarso rispetto di certi soggetti per le risorse di pubblica utilità e per l'ambiente, dall'altra parte non può dirsi così dell'inquinamento ambientale che colpisce la zona e che sembra incontenibile. Incompatibili con il rispetto di un'area umida sono i numerosi rifiuti rilevati e documentati da alcune riprese fotografiche: depositi di laterizi, plastiche di varia natura, batterie esauste, abbandonate con forte spregio proprio sotto ai cartelli di “divieto di abbandono di rifiuti” oltre a numerose imbarcazioni non in uso e abbandonate in prossimità della battigia, per le quali il WWF chiederà la rimozione forzata alle Autorità competenti in quanto assimilabili a “rifiuti abbandonati”. Dobbiamo amaramente constatare, conclude il WWF, come lo stato di fatto in cui versa tutta l'area sottolinea il degrado civile e morale di una comunità che lungi dal valorizzare le ricchezze ambientali che possiede, non sa nemmeno minimamente rispettarle.
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