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Il "codice rosa" per le vittime di violenza

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 08 marzo 2012

E’ partito nel 2010 a Grosseto. Dall’inizio del 2012 la sperimentazione si è allargata a Prato, Arezzo, Lucca e Viareggio. Ed è molto probabile che entro la fine dell’anno il “codice rosa” diventi una realtà in tutti i pronto soccorso della Toscana. Infatti l’esperienza e l’entusiasmo della task force di Grosseto stanno contagiando tutte le Asl toscane, e anche molte di fuori regione. Dal suo avvio, il “codice rosa” ha prestato assistenza a circa 1.000 vittime di violenza: in maggioranza donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, immigrati. Stamani l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha presentato i primi risultati della sperimentazione, assieme a Francesco d’Andrea, avvocato generale, in rappresentanza della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze, Vittoria Doretti, medico della Asl 9, responsabile della task force del codice rosa di Grosseto, e Bruno Cravedi, direttore generale della Asl 4 di Prato, in rappresentanza delle direzioni generali delle aziende che partecipano alla sperimentazione. “Ho creduto fin dall’inizio a questo progetto, quando l’ho visto nascere a Grosseto – ha detto l’assessore Scaramuccia – E ho subito voluto che l’esperienza si estendesse ad altre Asl. Ora, con un “effetto domino” inarrestabile, il “codice rosa” sta contagiando tutte le aziende, riceviamo richieste da tutta la Toscana e d’accordo con la Procura valuteremo se estenderlo ad altri pronto soccorso. Il percorso rosa, quello che inizia appena la persona viene individuata come vittima di violenza, e l’accompagna poi nell’assistenza medica, psicologica, sociale, legale, è soprattutto un atteggiamento di fronte alle vittime, una rivoluzione culturale-professionale. Grazie al codice rosa, siamo riusciti a far emergere tanti casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti sommersi”. E’ del giugno 2011 la firma di un protocollo (siglato dall’assessore Scaramuccia e dal Procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda) che estendeva la sperimentazione avviata nel 2010 a Grosseto ad altre 4 Asl: Arezzo, Lucca, Prato e Viareggio. Il codice rosa prevede nei pronto soccorso in cui è in funzione un percorso riservato alle vittime di violenza, cui vengono immediatamente prestate cure mediche e sostegno psicologico, avviando contemporaneamente le indagini delle forze dell’ordine per identificare e perseguire gli autori delle violenze. Nel codice rosa sono impegnate task force multidisciplinari composte da personale sanitario, magistrati, forze dell’ordine, che si attivano su ogni singolo caso al momento in cui si verifica l’episodio di violenza.


Cielo rosa beneforti panorama

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