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Controcopertina: Dell'8 marzo e altre amenità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 06 marzo 2012

Siamo vicini alla festa della donna. Sono un po' nauseata a dire il vero, dai discorsi di donne che si confrontano con gli uomini con un atteggiamento di vittimismo e sfida e da quelli di uomini che parlano ancora di femminismo. Anche un po' intristita dalle uscite di sole donne solo per l'8 marzo e dalla razzia di mimosa per la gioia dei fiorai. Ma soprattutto sconfortata per la perdita di ogni memoria storica e di significato sociale che accompagnavano questa data. Preferisco raccontare quello che sostengono un paio di studiosi australiani sulle differenze tra i sessi per buona pace dei fanatici delle quote rosa in ogni dove. Questa differenze condizionano le relazioni sociali e familiari e se non comprese causano conflitti. Comportamenti stereotipati e rassegnati, frutto spesso di mancanza di comunicazione vera, minano le relazioni perche' alla base partono da un concetto sbagliato: che il modo di pensare, comunicare, agire femminile e maschile siano identici. Vorrei rasserenare gli animi di chi si accanisce a sostenere che le donne sono uguali agli uomini per attitudini e competenze o di quelle donne che si ostinano a voler essere come gli uomini per fare carriera o avere una maggiore considerazione sociale. Questo è quasi sempre fonte di frustrazione non tanto perché il mondo è dominato dalle regole fatte dagli uomini che penalizzano le donne, quanto perché la natura ci differenzia e dovremmo sapere valorizzare le nostre peculiarità femminili e farle apprezzare in quello che facciamo invece che imitare l'altro sesso per sentirsi forti. Non vi fa pensare al film del “Soldato Jane” Con Demi Moore? Nella preistoria gli uomini cacciavano e le donne guardavano la prole,i ruoli erano ben definiti: il successo di lui dipendeva dalla capacità di uccidere le prede e di sfamare la famiglia e per questo veniva apprezzato dalla donna, e non gli veniva richiesto di analizzare una relazione, né di pulire la caverna o accudire alla prole; il successo di lei veniva misurato dall'uomo in base alla capacità di gestire la vita familiare e di capire il minimo cambiamento di comportamento nei bambini e negli adulti , in più la capacità di procreare era ritenuta magica. Nessuno le chiedeva di cacciare, di combattere i nemici o svolgere lavori manuali. Era tutto chiaro. Dopo milioni di anni l'evoluzione ha fatto grandi passi, i ruoli non sono piu' definiti, anzi spesso si confondono. Ma le attitudini specifiche connesse una al sapere cacciare e proteggere e l'altra al saper sorvegliare ed educare sono rimaste nei nostri geni. E questo influenza ancora oggi il nostro comportamento. Infatti, per esempio, l'uomo ha mantenuto migliori percezioni spaziali, ha una vista a tunnel, ma non riesce a fare piu di una cosa per volta, la donna, ha una capacita visiva invece periferica e un udito piu spiccato e opera con facilità in multitasking. L'uomo usa le parole per informare e comunicare quanto le è necessario, la donna usa le parole anche se non ha niente da dire ma lo fa per mantenere e analizzare la relazione con l'altro/a. Infatti se vedete due donne insieme che non parlano hanno sicuramente litigato, due uomini grandi amici possono passare una intera giornata a pescare senza dire una parola. Diciamo che la conformazione del cervello e gli ormoni determinano il nostro modo di pensare e di comportarci. E, lasciando stare alla politica o alla morale l'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, uomini e donne sono di fatto diversi per ragioni naturali e dimostrate dalla scienza. C'è tuttora la convinzione che le donne una volta liberatesi delle presunte catene dell'oppressione dei pregiudizi maschili sarebbero giunte in fretta ai massimi livelli di quelle professioni e passatempi tradizionalmente dominati dagli uomini ma nella realtà i maschi continuano a mantenere un monopolio virtuale nelle attività che richiedono buone capacità spaziali e troppe donne nello sforzo di eccellere in queste attività hanno ignorato per anni le proprie inclinazioni naturali per professioni in cui avrebbero potuto eccellere senza alcun sforzo grazie alla loro struttura cerebrale. Nell'insegnamento per esempio il cervello femminile risulta più adatto perché possiede capacità comunicative e interattive molto più sviluppate. Mentre a parità di capacità spaziale le donne possono essere più efficienti degli uomini perché più portate all'interazione all'insegnamento, all'organizzazione in gruppi e perché si impegnano più degli uomini all'apprendimento delle nozioni fondamentali. La colpa di tutto è dunque il nostro patrimonio genetico e la nostra struttura cerebrale. Molte donne si sentono di aver fallito perché non sono riuscite ad espugnare le roccaforti maschili, la verità è che le donne spesso non sono sufficientemente equipaggiate per operare in campi che sono più adatti al cervello maschile. Diciamo che le donne fallisco a volersi ostinare ad essere come gli uomini come se il parametro di valutazione fosse il mondo maschile . Ma chi dice che la migliore forma di realizzazione personale per una donna debba essere per forza il pilota di Jumbo, o il dirigente aziendale, o ancora un militare addestrato nei corpi speciali? Chi non ha fatto il tifo per Demi Moore nel film “Soldato Jane”? Anche le differenze di comportamento sono sostanziali e sono causa di molti malintesi. Un esempio solo: la reazione diversa che uomo e donna hanno allo stress. Se un uomo è molto stressato e deve trovare una soluzione a un problema serio, si isola completamente al mondo esterno, esclude i sentimenti e cessa di parlare. La sua chiusura completa può avere però un effetto terribile su una donna, che, di solito, assume un atteggiamento simile solo quando il partner la ferisce o le mente. Poiché la donna pensa che l'uomo ragioni allo stesso modo, crede di avergli fatto qualche torto o che lui non le voglia più bene. Cosi cerca di incoraggiarlo a parlare e a sfogarsi. Questo invece provoca ancora più rabbia nell'uomo che pensa di non essere ritenuto capace di risolvere i propri problemi. Viceversa quando la donna si sente trattata male si isola. L'uomo che assiste a questo comportamento pensa che lei abbia bisogno di spazio e solitudine e senza preoccuparsi va al bar con gli amici o si mette a riparare l'auto, con il risultato di ferire a morte la partner che pensa di essere ignorata apposta proprio quando ha bisogno di attenzione. Se un uomo si chiude in se è bene lasciarlo stare, se la donna smette di parlare all'improvviso è bene che l'uomo cerchi di capire cosa sta succedendo. A chi non è mai successo cosi in famiglia....e quanti malintesi e musi lunghi Se questi temi vi appassionano consiglio la lettura, peraltro divertente, di questo libro di Allan e Barbara Pease “Perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?”.


maschio femmina simboli

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