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A Sciambere di Policarpo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 marzo 2012

Come i nostri più solerti lettori avranno notato nelle ultime settimane abbiamo cercato di dare una sistemata al nostro giornale, prima del pensionamento della veste e del formato in cui ve lo abbiamo presentato per dieci anni. Abbiamo fatto un po’ come quelli che prima di riconsegnare la vecchia auto e ritirare la nuova, in una botta di nostalgia, tirano a lucido l’antico veicolo compagno di tanti chilometri e vita, anche se già da molto tempo dovevano temere di essere fermati dalle forze dell’ordine, non tanto per violazione delle norme del codice della strada, quanto per “discarica ambulante non autorizzata” tale era il casino di roba sparsa e la “sugaia” di sudicio che si portavano dietro. E così, nel suo canto del cigno, Elbareport è tornato ad uscire di buona ora, per la gioia di “quelli che al mattino Elbareport e caffè …” come si intitolò un gruppo di Face-Book con un bel po’ di aderenti; abbiamo poi cercato di non saltare edizioni, aumentato (quando c’erano) il numero delle notizie, reinserito le vignette etc … Il nuovo Elbareport (arriva, arriva... tranquilli) sarà veramente una cosa diversa: più bello, più veloce, più funzionale, più interconnesso, più giornale … garantiamo che Filippo Romanelli il nuovo Web-Master ha fatto e sta facendo un eccellente lavoro che sarà certamente apprezzato, in particolare dai più giovani. Personalmente questa rivoluzione ci prova e non poco, perché per quanto “updated” siamo anzianotti, e ci ritroviamo ad annaspare spesso su questi nuovi programmi e queste ultime diavolerie tecniche sulle quali i giovani della redazione “vanno come schegge”. Ci sentiamo un po’ come Policarpo Ufficiale di Scrittura, il personaggio magistralmente interpretato da Renato Rascel, che da dipendente di un ministero, dopo una vita da impiegato scrittore amanuense, si trova a doversi riciclare in dattilografo, proprio lui che aveva addirittura cercato di sabotare una fabbrica delle odiate macchine da scrivere, e tanto si adatta che viene poi obbligato a dare prova della sua nuova abilità davanti al Ministro, in visita inaugurante la rivoluzione dattilografica. Policarpo disciplinatamente e velocemente esegue e riceve pure i complimenti, ma appena il Ministro con il codazzo lascia la sua stanza, estrae dalla giacca la penna stilografica che tiene nella tasca all’altezza del cuore la bacia e sputa sulla macchina da scrivere. Intendiamoci on abbiamo nessuna intenzione si sputare sul nuovo Elbareport .. ma di guardare con un po’ di affettuosa nostalgia a questo vecchio, sì …


policarpo

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