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Controcopertina Anci-Regione-Agricoltori: No-Imu su terreni e fabbricati strumentali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 marzo 2012

FIRENZE - “Agricoltura: non tassate con l’Imu i terreni e i fabbricati strumentali”. Questo l’appello contenuto in un documento congiunto di Regione Toscana, Anci Toscana, Cia Toscana, Coldiretti Toscana e Confagricoltura Toscana. Dopo la lettera già inviata al Ministro Catania, dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che aveva ricevuto insieme all’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, i presidenti di Cia (Giordano Pascucci), Coldiretti (Tullio Marcelli) e Confagricoltura (Giuseppe Bicocchi), istituzioni ed associazioni agricole oggi riassumono in un documento congiunto le ragioni della campagna contro l’Imu su terreni e fabbricati rurali ad uso strumentale. “Questi – si spiega nel documento – sono a tutti gli effetti mezzi produttivi e dunque non considerabili in nessun modo come semplice accumulazione di ricchezza patrimoniale. L’applicazione dell’Imu agli immobili rurali strumentali rischia di colpire alle fondamenta l’intero settore agricolo toscano – si sottolinea in coro – sia negli interessi diretti coinvolti, sia nel rilievo pubblico che l’agricoltura implica in quanto insostituibile presidio di tutela ambientale e del paesaggio.” Istituzioni e associazioni professionali agricole toscane contestano la disciplina contenuta nel “Salva Italia” sia nel metodo che nel merito. “La norma- si spiega – attrae ad imponibile sia i beni immobili ad uso abitativo sia quelli ad uso strumentale e andrà ad incidere in modo eccessivamente gravoso su di un settore, come quello dell’agricoltura, che specialmente in Toscana è contraddistinto da capitali immobilizzati a bassa redditività.” “L’impegno profuso dalla Giunta regionale toscana e dal suo Presidente nella richiesta già inviata al Ministro delle Politiche Agricole – ricorda l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori – ha rappresentato la prima azione di pressione istituzionale verso i livelli nazionali. In coordinamento con la Conferenza delle Regioni, la Regione Toscana si è inoltre mobilitata a tutti i livelli constatando come un simile cambiamento della disciplina fiscale sugli immobili rurali, rischi di mutare i fondamentali stessi del settore agricolo, ossia le basi su cui è stata costruita l’intera programmazione regionale dello sviluppo rurale. La tassazione Imu ai fabbricati rurali ad uso strumentale – conclude Salvadori – tassa il lavoro e si pone nei fatti in frizione con gli obbiettivi della programmazione regionale dello sviluppo rurale vigente (su tutti, il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013), e cioè rispetto al miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, al miglioramento dell’ambiente e alla diversificazione dell’economia rurale. Porterà, di fatto, ad un aumento dei costi per le imprese agricole con possibili ricadute negative anche sul tessuto occupazionale.” “Come Anci Toscana – soggiunge Giancarlo Innocenti, sindaco di Roccastrada e responsabile Agricoltura di Anci Toscana – esprimiamo perplessità soprattutto per la scarsa manovrabilità dell’aliquota da parte dei Comuni. Inoltre si tassano mezzi produttivi e strumenti di lavoro tramite un’imposta che dovrebbe riguardare invece solo immobili non adibiti ad uso strumentale. La nuova Imu, poi, rischia di andare a colpire duramente il settore primario e potrà generare un impatto negativo anche rispetto al ruolo dell’agricoltura come presidio del territorio, della tutela dell’ambiente e del paesaggio toscano.” “Regione ed Anci Toscana – conclude il documento – concordano di promuovere in modo congiunto e a tutti i livelli ogni prossima azione politico-istituzionale rivolta alla richiesta di escludere dalla base imponibile della nuova imposta tutti i fabbricati rurali ad uso strumentale. Tali iniziative saranno portate avanti rappresentando le ragioni della richiesta nelle istituzioni nazionali (Governo, Parlamento, Conferenza Unificata), proseguendo in Toscana le campagne di ascolto dei soggetti direttamente coinvolti e svolgendo studi e previsioni tecniche anche nell’ambito del più generale lavoro comune di approfondimento sul coordinamento della fiscalità territoriale e delle politiche pubbliche per l’agricoltura.”


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