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Comune unico, aumenta il costo... della casta

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 04 marzo 2012

Quando iniziò la Campagna per la sottoscrizione della proposta di Legge per l’istituzione del Comune Unico, lo slogan che fece maggiore breccia tra i cittadini fu quello per un risparmio sulla politica, procedendo alla eliminazione dei costi per 8 Sindaci, 8 Giunte e relativi Consiglieri. Tuttavia, onestà intellettuale, avrebbe voluto che lo scenario tracciato fosse quello di quando tutti i Consigli comunali saranno rinnovati secondo le norme della Legge 23 del Dic. 2009 e dalle successive modificazioni di cui al D.L. n.2 del Gennaio 2010, norme che hanno notevolmente smagrito Giunte e Consigli Comunali, anche se in realtà, molti cittadini non conoscono a quanto ammontino i compensi degli amministratori nei diversi Comuni dell’Isola. Con il Comune Unico, Sindaco e Giunta riceveranno stipendi adeguati per un Comune di oltre 30.000 abitanti. Non dimentichiamoci poi del Presidente del Consiglio Comunale e degli 8 Presidenti delle Circoscrizioni (Municipi), i cui compensi corrisponderanno a quelli degli Assessori, ed ecco che la CASTA, con un colpo di magia, si ridistribuisce le poltrone migliorandosi i compensi. Un Comune di oltre 30.000 abitanti deve avere un adeguato Staff di Dirigenti, i cui costi non è che siano noccioline, ma che comunque, rappresentando l’organo di gestione del Comune, costringendo i cittadini delle diverse realtà periferiche a periodiche transumanze per rappresentare o discutere di problematiche relative alle proprie attività. Ma veniamo alle questioni pratiche: quando sarà necessario procedere alla manutenzione di beni comunali, con affidamento di servizi o opere pubbliche nel senso di gestione del territorio. Non verranno sicuramente redatti tanti piccoli progetti secondo le diverse realtà territoriali, bensì un unico progetto ed un’unica gara d’appalto il cui importo sarà sicuramente interessante. Quando ci sono cifre importanti, un folto numero di ditte continentali viene attratto e come ormai di consuetudine, o perché le nostre imprese non hanno le categorie richieste, o perché fuori da quei raggruppamenti che partecipano con preventivi accordi prima della gara (tecnicamente chiamato cartello), succederà che le ditte Elbane saranno condannate ad elemosinare lavori in subappalto. Inoltre, i fornitori locali assisteranno all’arrivo di materiali acquistati sul continente. Con il Comune Unico, tutta la viabilità dell’Isola, ovviamente, diverrà comunale. La Provincia o l’Ente che la sostituirà non avrà più competenze, quindi c’imbarcheremo subito un bel costo per la cittadinanza locale che non sarà uno scherzetto, basti pensare alle risorse necessarie per il mantenimento dell’Anello Occidentale. Oggi, per quanto concerne il trasporto locale, le Linee extra urbane (collegamenti tra Comune e Comune), sono finanziate completamente dalla Regione, mentre quelle Urbane per il 30% beneficiano del contributo Regionale, mentre il restante 70% è a totale carico del Comune. Con il Comune Unico vivrà ancora il traffico locale? Per sostenere certi servizi e relativi costi chi dovrà accollarsi la spesa rispettando la normativa Nazionale e le indicazioni Comunitarie? Ma andiamo avanti: Per un territorio che esprime un’unica comunità è necessaria la presenza di una Vice Prefettura, o di altri Uffici, quali l’Agenzia delle Entrate del Catasto e Conservatoria? Già da tempo ci stanno provando a smantellare il Tribunale dall’Elba. Il servizio per 8 Comuni è sempre stato un buon argomento di difesa, domani con il Comune Unico finalmente riusciremo a perdere anche questo servizio? E le varie Stazioni dei Carabinieri? Anche l’Arma ha difficoltà di bilancio e con un Comune Unico cambieranno certe necessità istituzionali ed una rivisitazione e accorpamento ci sarà senz’altro. Non parliamo della Sanità: lo smantellamento dell’Ospedale è sotto gli occhi di tutti. Ieri, in difesa del diritto alla salute, sfilarono 8 fasce tricolori, domani questo singolo sindaco sarà altrettanto forte? Già in un recente passato abbiamo assistito al tentativo di infiltrazioni malavitose nel nostro territorio, c’è però da dire che oltre all’attività delle forze dell’ordine, anche la divisione territoriale e istituzionale ha contribuito a vigilare e contrastare questo fenomeno, con il Comune Unico siamo sicuri di continuare a riuscirci? Recentemente relativamente alla nascita di un Comune Unico per l’Elba, ho letto la dichiarazione del Vice Presidente della Regione Toscana che concludeva dicendo: “Il percorso, è già indicato. Occorre solo decidere se l’Isola d’Elba lo vuole compiere autonomamente e in maniera consapevole oppure subirlo”. Bel senso democratico! In passato un certo Mussolini, capo del Partito Fascista, voleva fare la stessa cosa, poi si convinse che era meglio lasciare le cose come stavano. Sulla questione del Comune Unico, alcuni amministratori locali, schierati favorevolmente, si sono attivamente impegnati nella raccolta di firme, mentre quelli che si dichiarano contrari si sono messi da una parte ad aspettare chissà che cosa e proprio a loro voglio rivolgermi: date un segnale attivo alle comunità che amministrate, presentate nei Consigli Comunali ai quali appartenete una Mozione di contrarietà all’istituzione del Comune Unico, così finalmente gli Elbani sapranno come la pensano i loro amministratori, poi, un domani, se la Regione lo concederà, si esprimeranno i singoli cittadini.


Mappa Comune unico

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