‘Pompe bianche’ più facili e convenienti. Si parte con la grande distribuzione. Nei giorni scorsi il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato un’intesa con la Conad e l’associazione delle Coop che accelera ed accompagna il processo di liberalizzazione avviato dal governo. L’accordo era stato annunciato la scorsa settimana e due sono gli obiettivi: fissare un prezzo più basso e vantaggioso per i consumatori e garantire il riassorbimento del personale delle piccole stazioni di servizio che potrebbero chiudere o dover ridurre gli addetti. Era uno dei timori dei piccoli esercenti. ”Capisco le loro preoccupazioni – ha annotato Rossi – e pensando a loro e alla salvaguardia dei livelli occupazionali abbiamo inserito questo clausola”. “Spero – ha aggiunto – che anche altre sigle firmino l’intesa”. Ma l’intervento potrebbe non fermarsi alla grande distribuzione. Perché liberalizzazione e concorrenza possano davvero riuscire ad incidere sui costi alla pompa, tutti i gestori dovrebbero infatti poter acquistare i carburanti sul libero mercato: anche quelli con un’insegna monomarca. Così il presidente Rossi, parallelamente all’intesa firmata stamani, ha scritto una lettera al presidente del consiglio Mario Monti e al presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani per chiedere una modifica al decreto “Cresci italia” e consentire a tutti i gestori di poter acquistare carburanti sul libero mercato per almeno il 50 per cento di quanto erogato l’anno precedente. L’antefatto Aprire una stazione di servizio dopo le ultime liberalizzazioni del governo è più facile. Lo si può fare senza obbligo di garantire la presenza di più tipologie di carburanti, compreso il metano. Gli impianti al di fuori dei centri abitati potranno funzionare 24 ore su 24 ed assieme a benzina e gasolio si potranno vendere anche giornali, tabacchi ed altri beni. Le nuove norme troveranno spazio nel Codice toscano del commercio, che la giunta si impegna a modificare velocemente semplificando ulteriormente, laddove possibile, anche altri passaggi burocratici. L’accordo Con l’intesa firmata oggi l’associazione delle Coop (Accdt) e la Conad si impegnano ad aprire nuovi impianti di distribuzione di carburante garantendo prezzi alla pompa più bassi e competitivi rispetto al mercato tradizionale. Qualora poi l’impianto comporti la chiusura o l’esubero di personale in altre stazioni di servizio nel raggio di quindici chilometri, i centri commerciali si impegnano a riassorbire la manodopera: anche in altre attività presenti nel complesso commerciale. In alternativa la grande distribuzione che aprirà impianti non con il proprio marchio – e che non potrà quindi riassumere direttamente manodopera – si impegna a scegliere per l’affidamento delle stazioni di servizio in gestione, a parità di condizioni, gli esercenti che già operano negli stessi quindici chilometri. E’ il caso delle Coop. L’osservatorio Parallelamente la Regione Toscana farà un monitoraggio dei prezzi alla pompa praticati negli impianti di tutta la Toscana. L’osservatorio non fa parte dell’intesa siglata oggi e non riguarda solo la grande distribuzione, ma ne è un corollario e servirà a garantire prezzi trasparenti. I dati saranno infatti pubblicati on line, a disposizione di tutti i consumatori. Si potrà capire qual è il prezzo medio applicato in Toscana e, naturalmente, l’offerta più vantaggiosa. L’osservatorio vigilerà naturalmente anche sulla corretta applicazione dell’intesa. In Toscana oggi ci sono 1565 stazioni di servizio. Le pompe ‘bianche’, quelle senza logo e con prezzi presumibilmente low cost, sono 39, di cui 4 gestite dalla grande distribuzione: 1 dalla Conad e 3 dalla Carrefour. I grandi centri commerciali in tutta la regione sono 165. Dove nasceranno i nuovi impianti La Conad ha già da tempo un piano di sviluppo pronto: tra le domande presentate una riguardaPrato e un’altra Venturina, in provincia di Livorno. Ma saranno presentate in tutti i comuni capoluogo, ha spiegato il responsabile dell’azienda a margine della firma, con l’auspicio che la semplificazione possa consentire risposte ed iter più rapidi. L’obiettivo dell’azienda, che aprirà distributori a marchio Conad come già ne esistono diversi in Sardegna e Lazio ed uno anche in Toscana, a Gallicano in provincia di Lucca, è inaugurare un paio di stazioni di servizio entro il 2012 assieme a qualche cantiere in fase avanzata. La Coop invece non aprirà distributori con il proprio marchio, ma farà accordi con gestori già esistenti: un po’ come è già stato fatto davanti all’Ipercoop di Sesto Fiorentino con un impianto Agip. Il risparmio al litro Il presidente Rossi è convinto che nei nuovi impianti che saranno aperti i consumatori possano godere di uno sconto di almeno 10 centesimi rispetto al prezzo medio del carburante. “Nell’accordo non ci sono cifre perché questo sarebbe stato in conflitto con le norme sulla concorrenza” precisa. Ma questo è l’obiettivo. Conad ha spiegato che in esperienze analoghe il risparmio per i consumatori Conad è stato finora in Italia di 7,9 centesimi al litro rispetto al prezzo medio pubblicato ogni mese dal ministero. Tra i 7 e gli 8 centesimi, compresi eventuali punti per la spesa nei centri commerciali, i vantaggi ottenuti nei distributori ‘presi in affitto’ dalla Coop, secondo quanto riferito dalla responsabile dell’associazione che ha firmato l’intesa.
pompa di benzina