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Alberto Nannoni: Sono uno dei "golpisti dell'Elba"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 marzo 2012

Chi scrive questa nota è uno dei "golpisti dell'Elba", come con vivace fantasia l'amico Marini definisce tutti coloro che con impegno, serietà e dedizione volontaria stanno portando avanti un progetto di modernizzazione e rilancio dell'Elba. Ma golpe di chi e contro chi? Domanda che non ha risposta. Se Marini definisce "golpe" la volontà, liberamente espressa con una firma, di più di 5.000 (in lettere: cinquemila) elbani di voler proporre una forte semplificazione amministrativa di quest'isola che ne faciliti il necessario rilancio economico, allora è vero. Se con la parola "golpe" intende la possibilità che gli elbani democraticamente cerchino di togliere un buon numero di poltrone e strapuntini ai politici elbani, ricavandone - oltre ad efficienza - anche risparmio economico (il che di questi tempi non è poco..) allora è vero. Se con "golpe" intende che qualcuno nell'ombra stia tramando per conquistare potere, quale che sia, allora la risposta è no, perchè il comitato dei "golpisti" ha solo nitidamente proposto agli elbani di appoggiare una innovazione di buon senso, lasciando comunque loro la decisione finale come è giusto che sia. Il comitato non ha, non può nè vuole avere nessun potere in merito. Marini dice anche che il prof. Balducci, invitato dal Comitato al Convegno del 25 febbraio scorso, ha sottolineato la necessità di porre in essere una ottima pianificazione progettuale per realizzare questa rivoluzione amministrativa "in carenza della quale si rischia un incubo lungo quarant'anni" ( colorita espressione lessicale che alcuno prenderebbe alla lettera...). Abbiamo apprezzato il suo intervento perchè siamo sempre alla ricerca di coloro che diano buoni consigli nella costante ricerca di dialogo costruttivo. Sarebbe stato semplice invitare solo cortigiani del progetto, ma non è quello che cerchiamo. Anzi ci rammarichiamo di non aver mai ricevuto (salvo poche eccezioni) contributi seri e costruttivi principalmente da coloro che non credono nel Comune Unico, la cui partecipazione si è limitata ...all'assenza fisica dai dibattiti. Ma vorrei approfondire brevemente l'argomento "progetto" sul quale si è molto accentrata la critica Marini. I progetti che emergono dalla proposta del Comitato sono due, da non confondere l'uno con l'altro (come ha fatto l'amico Marini). Il primo (evidenziato dal prof. Balducci) concerne la pianificazione accurata e puntuale di tutte le attività giuridico amministrative che debbono mettersi in atto a partire dalla decretazione dell'istituzione del Comune Unico. E' evidente, e non lo abbiamo mai negato, che questa fase sarà complessa ed impegnativa nè più ne meno di qualsiasi altra nuova costruzione istituzionale: ma ciò non è un buon motivo per fermare il progresso civile di un territorio. Il prof. Balducci ci ha gentilmente evidenziato questo aspetto usando colorite espressioni, e lo ringraziamo. Ma non è certo compito del comitato lavorare su queste pianificazioni esecutive; sarà compito degli enti istituzionalmente incaricati di farlo dalla Regione. Il secondo è il progetto politico vero e proprio da realizzare nel territorio isolano una volta che sia stato unificato amministrativamente sotto un unico Comune. Come abbiamo ripetutamente sottolineato anche questo non è, nè può essere, compito del comitato, bensì sarà stretta esclusività degli elbani tutti che decideranno quale progetto, fra quelli presentati in sede elettorale dai candidati sindaci unici, rispecchi più fedelmente le loro aspirazioni presenti e future. Questa è la democrazia, e tutti coloro che con la firma hanno appoggiato l'iniziativa se ne sono fatti promotori e possono ben esserne fieri: la democrazia non è stata "tradita" (sic!) da nessuno. Anzi, questo momento elbano ne costituisce sicuramente una forte riaffermazione. C'è un solo punto di vista che può rendere comprensibile la posizione contraria: il successo del progetto farà perdere il sindaco a qualche partito.....


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