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USL 6 - Ticket non pagati e mancate disdette, in arrivo le cartelle esattoriali

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 27 febbraio 2012

Dopo 3 segnalazioni a vuoto partiranno gli avvisi di Equitalia: i primi a riceverli saranno i “pluri-morosi”. Ecco come evitare importi aggiuntivi. Arriveranno nei prossimi giorni a casa dei cittadini morosi nei confronti dell’Azienda USL 6 di Livorno le prime cartelle esattoriali di pagamento spedite dalla società Equitalia. “Stiamo procedendo nel percorso sancito nel novembre scorso con la delibera 653 – spiega Luca Cei, direttore amministrativo dell’Azienda USL 6 – per la riscossione dei crediti dovuti a mancato pagamento dei ticket, mancate disdette di appuntamenti e fatture insolute da parte di fornitori. Si tratta generalmente di piccole cifre, ma che oggi hanno un peso non indifferente sui bilanci delle Aziende sanitarie, tanto più dopo i più recenti aggiustamenti stabiliti a livello nazionale. Non va poi trascurato il valore simbolico del loro recupero in favore della sanità pubblica. Non pagare i ticket così come saltare appuntamenti va a discapito dell'intero servizio e dei cittadini in lista di attesa. Questo primo gruppo di solleciti riguarderà in particolare i cosiddetti pluri-morosi ovvero coloro che abbiano aperti nei confronti dell’Azienda più debiti. Quello che mi preme sottolineare è che la lettera di Equitalia arriverà come quarto avvertimento. La nostra procedura prevede, infatti, che una volta rilevato il debito insoluto, sia inviata una prima lettera dagli uffici tecnici-amministrativi, una seconda da parte del settore recupero-crediti, un ulteriore sollecito con posta raccomandata e, solo a quel punto, la pratica passa in mano ad Equitalia. Nessuno potrà certamente dirsi sorpreso dal provvedimento”. I crediti vantati dall’Azienda sanitaria sono di tre tipi: ticket non pagati per prestazioni effettuate, le sanzioni dette “malum” per prestazioni non eseguite e non disdette, le fatture emesse per prestazioni erogate e non pagate da società, ditte o altri enti come, ad esempio, le visite fiscali. “Nel corso della normale procedura di riscossione crediti – continua Cei – la nostra Azienda prevede un ricarico minimo (vedi tabelle allegate) rispetto a quanto dovuto a copertura dei costi sostenuti. Quando a riscuotere è Equitalia e in base agli importi dovuti, ha la possibilità, per legge, anche di attivare procedure di esecuzione forzata comprese quelle del fermo amministrativo dei veicoli di proprietà del debitore o l’iscrizione ipotecaria sui beni immobili. E' nostra speranza che non si debba ricorrere a simili evenienze, per questo invito i cittadini a un comportamento responsabile e corretto provvedendo a pagare autonomamente quanto dovuto in base alle richieste già ricevute”. Nei casi in cui si ritenga ci sia stato invece un errore è sempre opportuno segnalarlo agli uffici aziendali: sia che si ritenga di non essere gli effettivi destinatari dell’avviso sia se il debito è già stato saldato. In questo ultimo caso è sempre utile portare la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento.


Ospedale coda ticket

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