LIVORNO – Domani, per iniziativa della Regione, un peschereccio effettuerà nella zona di mare in cui sono stati ritrovati i fusti contenenti materiali tossici dispersi dal cargo Venezia, dei prelievi sulla fauna ittica. I campioni del pescato saranno analizzati dall’ Arpat insieme e dall’Istituto zooprofilattico, che invieranno gli esiti degli accertamenti all’Istituto superiore di sanità che dovrà valutarle ed esprimersi in merito. “In ballo c’è la sicurezza dei cittadini che vogliamo e dobbiamo garantire” ha affermato il presidente Enrico Rossi al termine di un incontro, da lui richiesto in accordo con gli enti locali, che si è svolto questa mattina in Prefettura a Livorno. Al vertice erano presenti anche l’assessore regionale Annarita Bramerini, il prefetto, rappresentanti di Capitaneria di Porto, Arpat, Istituto Zooprofilattico, Comune, Marina militare, Protezione civile. “Al Ministero chiedo di attivare subito l’Istituto superiore della sanità per avere in tempi rapidi i responsi sulle analisi che invieremo”, ha proseguito Rossi.. Le analisi effettuate fin’ora, che risalgono al 19 gennaio, non presentano valori superiori alla norma. Ma nel corso della riunione di stamani il presidente ha ribadito la necessità di procedere ad una ulteriore attenta verifica. Relativamente agli aspetti ambientali non emergono al momento, secondo quanto detto nella riunione, elementi di criticità. Arpat e Ispra sono impegnati a svolgere monitoraggi per tenere sotto controllo l’andamento della qualità delle acque e dei sedimenti. Attività che continuerà anche nei prossimi giorni a partire proprio dall’area di mare limitrofa al ritrovamento dei fusti. Regione e Comune hanno poi insistito nei confronti della Capitaneria di Porto affinché venga presentato entro questa settimana, da parte della Grimaldi, un piano per il recupero dei 55 fusti ritrovati adeguato alle difficoltà dell’operazione e comunque tale da garantire un esito positivo. “E’ necessario — ha ribadito il presidente della Regione nel corso della riunione – non interrompere ma anzi intensificare le ricerche dei 143 fusti ancora mancanti oltre ad avviare le operazioni di recupero”. “Si è trattato di un incontro utile per fare il punto della situazione – ha affermato l’assessore Bramerini – e per condividere con gli enti locali le azioni per garantire una corretta informazione ai cittadini: Vorrei anche rilevare l’importante ruolo svolto da Arpat sia in questa occasione sia al Giglio, con le sue migliori professionalità e competenze”.
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