Le Sirene nel nuovo regolamento Urbanistico: possibile un ampliamento del 30% Interpretando quello che ha affermato dall’Architetto Maltinti nella seduta della Commissione Demanio del 21 ottobre, l’area occupata dagli immobili della Società “Le Sirene” non farebbe piu’ parte delle zone destinate a verde pubblico. Resta pertanto da capire qual’è la destinazione attuale dei due lotti. Il timore è che la modifica introdotta dalla redattrice del nuovo strumento urbanistico renda possibile l’applicazione di quanto previsto dall’art. 112 dello stesso R.U. . Tale norma permetterebbe automaticamente un ampliamento degli edifici delle Sirene fino al 30% delle volumetrie esistenti, inevitabilmente in verticale, visto che i terreni circostanti restano del Comune, e con destinazione a verde pubblico. Se così fosse, possiamo prepararci a veder nascere il secondo piano. Mica male, per 400, 600 o 750 milioni di antiche lire, sborsate a detta dall’imprenditore solo per disporre in perpetuo di un bene “sentimentale” come la vecchia azienda di famiglia. Non era proprio per niente peregrino quindi il timore espresso da Sergio Lippi, casualmente intervistato da TeleTirreno Elba: “E se poi ci realizzano un albergo?” Ci parrebbe questa realmente un'altra ed ineludibile ragione per bloccare immediatamente l'operazione di vendita,poichè, se il valore della proprietà è stato ricalcolato dalla stesura della perizia ad oggi per quel che attiene gli indici inflattivi, non ci pare sia stato calcolato anche l'aumento di valore determinato dal "provvidenziale" scorporo dell'area dai giardini del nuovo Regolamento Urbanistico con il conseguente diritto per i nuovi proprietari di aumentare il 30% del volume acquistato per quattro soldi in un'area commercialmente appetibile. Nel Consiglio Comunale di Mercoledì, alle ore 9, al quale ci auguriamo assistano molti cittadini, la Giunta dovrà essere molto chiara nello spiegare questo e molto altro.
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