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A Sciambere delle parole che sono pietre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 19 febbraio 2012

La concisione, l’aspra ma significativa frugalità del discorso, l’ uso delle parole, moderato ma incisivo, eccome se incisivo!, nella sostanza, l’andare al sodo senza perdersi nei meandri di ragionamenti complessi fino a diventare bizantini. Il pesare, pensare, ponderare attentamente ogni vocabolo al fine di rendere i concetti espressi taglienti come la lama di una scimitarra, l’uso innovativo e assolutamente penetrante di termini e costruzioni sintattiche che solo una vasta cultura può possedere così a fondo, l’attesa, snervante per individui dai nervi meno saldi, di informazioni circonstanziate e minuziose tali da rendere il ragionamento una fortezza inattaccabile, tutto questo ci conduce, senza remore o dubbi, a ringraziare, benedire, far tesoro dell’intervento secco, illuminante, definitivo che pone, senza altri indugi, la parola fine alle incertezze, ai ritardi, ai tentennamenti che troppe volte hanno reso inefficaci e inutili i sistemi di prevenzione dei danni arrecati all’ambiente e/o gli interventi tesi a limitarne i danni. Pochi concetti scarni ma inoppugnabili: “Apprendo con sollievo del ritrovamento dei bidoni tossici sui fondali della Gorgona e chiedo che si faccia presto a recuperarli per evitare ancora danni al mare” .* Sticazzi! Sbaragliate così le legioni di coloro che non solo non provavano sollievo, ma soprattutto desideravano che occorressero decenni per recuperare i bidoni tossici ritrovati sui fondali prossimi alla Gorgona, attendiamo ora con emozione un altrettanto profondo e vibrante intervento sul naufragio Concordia. A nome delle cozze, grate e giubilanti, dell’intero arcipelago, il mitile ignoto *L’intervento del Presidente Banfi è ripreso testualmente dal comunicato stampa del Pnat apparso ieri 18.02 su questo giornale


mitile cozza

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