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Pacaelmo sequestrato, indagati Nocentini, Nicola Ageno ed il costruttore Nenzi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 11 novembre 2003

Erano circa le 11 quando alle antiche Saline sono arrivati abbastanza numerosi i Carabinieri. Il cantiere della Ex-Pacaelmo andava avanti spedito, erano in corso soprattutto a lavori esterni, le strutture interne erano pressochè terminate, dotate anche di arredi. Il "varo" di un altro supermercato (in questo caso dell'elettronica) controllato dal Gruppo Nocentini era previsto tra poche settimane, ai primi di dicembre, ed era già stata messa in moto la macchina per pubblicizzare l'evento commerciale. E poi pochi giorni fa il P.M. Pennisi, dopo aver esaminato le risultanze di un primo sopralluogo, aveva rilasciato (proprio a noi di Elbareport) una intervista che pareva estremamente tranquillizzante per i soggetti interessati al caso. Il Magistrato ci aveva anzi detto testualmente di non aver riscontrato alcuna irregolarità nell'iter della pur chiacchieratissima pratica della trasformazione del grande capannone Ex-Pacaelno in una grande struttura distributiva. Il Giudice Pennisi ha nel frattempo acquisito altri elementi? Ha volutamente allentato la tensione e l'attenzione sul caso? Non lo sappiamo, ed il Magistrato non scuce una sola parola in merito; sta di fatto che alle 11 di martedi 11 novembre, i Carabinieri della Compagnia Elbana sono piombati sull'immobile delle Antiche Saline assolutamente inaspettati, ed hanno chiesto di vedere sia il proprietario che l'impresa costruttrice per la consegna dell'ordinanza. Il provvedimento imponeva la sospensione dei lavori ed il sequestro penale dello stabile ed adiacenze al fine di verificare la sussistenza di un abuso edilizio, ed il sequestro era notificato anche al progettista e direttore dei lavori. Di lì a poco le macchine di movimento terra che scavavano rumorosamente si sono zittite, gli operai fermati. Quando siamo giunti alle Saline le operazioni erano già avviate a concludersi, intorno al cantiere si stava stendendo la fettuccia di plastica bianca e rossa del sequestro, si stavano apponendo i cartelli con i bolli del tribunale, gli ultimi attrezzi meccanici venivano caricati sui mezzi che stavano lasciando l'area insieme ai dipendenti delle ditte impegnate. In ragione il forte sospetto di abusi edilizi la Procura della Repubblica ha emesso quindi il provvedimento, inscrivendo anche nel registro degli indagati di abuso edilizio il proprietario della struttura Tiziano Nocentini, il progettista e direttore dei lavori Arch. Nicola Ageno, il costruttore Angelo Nenzi: La questione dolente sarebbe quella di un piano superiore realizzato (anche se "tamponato" e quindi attualmente non utilizzabile) mediante la costruzione di un colonnato portante interno, evidentemente, i periti del Tribunale non hanno ritenuto sufficienti le emissioni dei tre semplici atti dirigenziali (le cosiddette DIA) in luogo di licenza edilizia per la realizzazione di un intervento che reputavano ne necessitasse. E l'intervento ha già causato sicuramente alla proprietà un danno non lieve se il provvedimento non dovesse rientrare in tempi rapidissimi, i cospicui investimenti rimarrebbero infruttuosi, e soprattutto salterebbero le possibilità di effettuare vendite nel periodo delle festività, che è da considerarsi la vera "stagione" per il mercato dell'elettronica.


pacaelmo macchina 1

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pacaelmo sigillli primo piano

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pacaelmo sigilli 4

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