Il Presidente del Parco chiede che si recuperino urgentemente i fusti dispersi vicino all’Isola di Gorgona Sono passati esattamente due mesi dalla notte in cui l’Eurocargo Venezia della Grimaldi Lines perse in mare, durante una tempesta, 112 pericolosi fusti in acciaio contenenti sostanze chimiche a base di nichel e molibdeno. Una vicenda che testimonia la pericolosità dei traffici marittimi in aree sensibili come lo sono le acque del Santuario dei cetacei Pelagos e il mare del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il Presidente del Parco Banfi dichiara: “Apprendo con sollievo del ritrovamento dei bidoni tossici sui fondali della Gorgona e chiedo che si faccia presto a recuperarli per evitare ancora danni al mare” . Il Parco esprime preoccupazione a seguito dei rilevamenti ARPAT che parlano di alta solubilità del prodotto disperso e di alto rischio tossicità per gli organismi acquatici se i bidoni dovessero aver rilasciato il loro contenuto. L’Ente si terra in contatto con tutti gli istituti competenti per monitorare la situazione e per collaborare affinché si faccia tutto il possibile per annullare e mitigare il rischio per l’ambiente nella fase più delicata: l’operazione del loro recupero. Intende anche ringraziare l’efficace attività della Capitaneria di Porto, dell’ARPAT e l’interessamento del Ministero dell’Ambiente e della Regione Toscana.
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