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Sole, Vento, Gas quale politica energetica per l'Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 17 febbraio 2012

La necessità del gasdotto che partirà dall’Algeria per arrivare in Toscana, dopo aver toccato la Sardegna, e che dovrebbe servire, tramite una condotta ulteriore anche l’Elba è motivata, nello stesso sito Galsi (http://www.galsi.it/index.php?id_menu=49) da alcuni dati: • Una previsione di crescita di fabbisogno di gas naturale pari al 39% nel nostro paese e, mediamente, del 26% nell’intera UE entro il 2020. • Un calo della produzione nazionale di gas naturale pari al 65%, che dovrebbe passare dagli attuali 11 milardi di mc a circa 4 sempre entro il 2020. • Un calo della produzione interna media europea che, anche se inferiore a quello italiano, rimane enorme in termini percentuali, indicato attorno al 43%, ancora entro il 2020. Ora, se alla luce di tali dati, considerato sia il crescente fabbisogno che il vistoso calo della produzione europea, risulta comprensibile se non necessario implementare, pur con tutti i rischi legati all’extracomunitarietà dei fornitori (vedi problemi ricorrenti con il fornitore russo) con nuove fonti di fornitura le attuali, soprattutto nei confronti di quella parte del paese in cui le infrastrutture necessarie alla distribuzione sono già in uso e gli investimenti, sia pubblici (reti) che privati (caldaie e rete domestica) sono stati già effettuati, non altrettanto comprensibile risulta, alla luce di queste prospettive, la decisione di metanizzare, ex novo e senza verificare la possibilità di alternative, una parte di territorio peculiare come l’isola d’Elba la cui fame di energia potrebbe realisticamente, data la posizione geoclimatica, essere da un lato moderata attraverso una politica di incentivazione alla riduzione degli sprechi (adeguamento dell’edilizia esistente dal punto di vista dell’efficienza energetica) e dall’altro soddisfatta da fonti che hanno come caratteristiche, oltre allo scarsissimo impatto ambientale, la gratuità e la disponibilità illimitata nel tempo della materia prima: le fonti rinnovabili, dal solare, al fotovoltaico al minielolico ecc. Ancor meno comprensibile, date le premesse e l’inclusione dell’isola fra i territori che beneficieranno delle compensazioni richieste dalle regione Toscana per rendersi disponibile a ospitare l’infrastruttura Galsi, risulta il disinteresse a considerare l’opportunità di valutare concretamente le alternative alla metanizzazione attraverso il supporto di enti indipendenti (vedi ENEA) o di comitati scientifici di adeguato livello.


solare fotovoltaico

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