Beni comuni, ambiente e parchi
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : mercoledì, 15 febbraio 2012
Mi ha colpito della risposta del sindaco di Genova sull’esito negativo delle primarie l’accusa al candidato vincente di occuparsi di beni comuni anziché di infrastrutture e di viabilità. C’è un’assonanza come è facile capire che ritroviamo in tante situazioni dove si stanno discutendo oggi delicate questioni ambientali a cui non sfugge neppure il dibattito sul nostro litorale pisano. E’ la conferma allarmante di una persistente e per molti versi crescente difficoltà a fronteggiare da parte delle istituzioni una crisi a cui il referendum sui beni comuni sembrava avere dato una scossa che non sembra però produrre ancora quegli effetti positivi che in tanti speravamo. Neppure disastri come quelli del Giglio e del Santuario dei cetacei sembrano riuscire infatti dare quella spinta che riguarda –specie in questo caso- non solo il nostro paese ma l’Europa, il Mediterraneo dove tutto a quasi sembra ruotare unicamente intorno alle banche e allo spread. Neppure quando questi scempi riguardano aree protette europee, nazionali e regionali si avvertono risposte finalmente energiche, chiare accompagnate da proposte e progetti. Anzi si registrano anche in parchi importanti progetti assurdi come al Cilento e in tante altre situazioni dove la scena sembra riservata unicamente a contese politiche sulle presidenze, i commissari e altre robe del genere. Eppure finora non si ha notizia che anche i parchi come i comuni o le province e le regioni hanno finalmente un tavolo dove si possa discutere e concordare con il ministero l’avvio di quella svolta che la Prestigiacomo rifiutò e snobbò alla grande. Anche per questo il Gruppo di San Rossore sta lavorando per organizzare un appuntamento nazionale dei parchi con le istituzioni e l’associazionismo per impedire una crisi irreparabile delle nostre aree protette. La Toscana dovrà dare il suo importante contributo con la nuova legge sui parchi che deve essere non solo per le nostre aree protette l’occasione di un ampio confronto culturale oltre che politico e istituzionale.
Genova Lanterna