Gentile Direttore, leggendo il suo editoriale di oggi ho realizzato che non mi ero accorta che fosse già passato cosi' tanto tempo dalla nascita di Elbareport, e di conseguenza ho anche realizzato che da diversi anni, il cordone ombelicale con la mia isola, oltre che dal naturale legame con la mia famiglia che vive a San Piero, è anche da tempo costituito dalla lettura quasi quotidiana di Elbareport. Vivo in Francia da quasi sei anni e, invece che abituarmi, con il tempo, alla distanza, al fatto di passare all'Elba solo un mese o poco più d'estate, vedo che è sempre peggio, che la nostalgia per i luoghi e le persone è presente come una specie di sottofondo. Il collegarmi a Elbareport, vedere cosa succede, tenermi informata, condividere molto spesso i suoi commenti su quanto accade a livello locale o nazionale, mi fa sentire più vicina. Ecco, volevo semplicemente dirle che il suo lavoro e quello della redazione, quando la domanda "chi ce lo fa fare" diviene più frequente e pressante, serve anche alle persone come me che mantengono il legame con l'Elba attraverso quanto leggiamo on line. E non è poco, come non è mai poco avere la possibilità di ascoltare diversi punti di vista, guardare la realtà da un altro punto di vista. Con un grande in bocca al lupo per ogni vostra futura iniziativa e un saluto. PS: Mi rifaccio ad un suo A Sciambere di qualche giorno fa sul razzismo. Parecchi anni fa, ero sull'autobus, a Livorno - solo li' poteva succedere - sale un ragazzo che allora chiamavamo Vu'cumpra con tutta la sua mercanzia in grandi, ingombranti borse. Un signore si lamenta in malo modo di quanto spazio occupa e di quanti sono quelli come lui in giro per la città, ecc. ecc. Lo sente una signora e lo apostrofa cosi':"Deh, vedi di lasciarlo in pace, poverino, guarda che è uscito dallo stesso buco da dove sei uscito te!!". Quando una semplice frase rimette a posto tutto il mondo! Elisabetta Cristiano, Grenoble Gentile Signora Elisabetta La ringrazio, anche a nome della "squadra" delle lusinghiere parole che ha speso per il nostro lavoro, e per l'attenzione che ci riserva. Senza dubbio è poi divertente l'aneddoto antirazzista labronico che ci ha proposto. Per una strana coincidenza anche l'A Sciambere di oggi, affidato al corrosivo Beppe Contin, nella sua veste zoologico-marina del Mitile Ignoto, tratta di buchi, razzismo e umane varie miserie ed imbecillità, crediamo lo apprezzerà. Intanto la salutiamo.
elbareport logo quadro