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Sulle Ghiaie: il Sindaco pronto ad uno sconto del 20%?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 10 novembre 2003

In un altro articolo del giornale di oggi, ci chiediamo quali siano le cifre in ballo nell’operazione delle Ghiaie, visto che il prezzo di cessione indicato in TV dal Sindaco- L.600.000.000- non trovava riscontro nei dati forniti alla Commissione Demanio dalla Signora Maltinti. L’Architetto faceva infatti riferimento alla rivalutazione monetaria della stima fatta -oltre 8 anni fa e in condizioni oggi cambiate- dall’Ingegner Battaglini. Dai 337 milioni di allora si arriverebbe in tal modo poco sopra i 400 milioni di vecchie Lire, da cui si raggiungono i 455 milioni per l'incremento di valore dovuto alle recenti opere di riqualificazione dell'area. Orbene, tra il pensiero Maltintiano e quello Ageniale ci sono circa 77.500 Euro di differenza. La cosa è sinceramente sospetta. Leggendo la proposta di deliberazione fornita ai capigruppo balza agli occhi che non contiene alcuna cifra determinata. Si decide di vendere ma non si cita il prezzo. Quale stranezza! Ma c’è un’altra chicca pensata dalla Signora dell’Ufficio Tecnico, la cui fantasia non cessa di stupirci (e di preoccuparci): la vendita è collegata all’avveramento di una “condizione sospensiva”. Ci spieghiamo meglio: il Consiglio Comunale è chiamato a decidere di vendere, ma il Comune venderà solo se sarà definito il contenzioso riguardante le somme dovute dalla Società Le Sirene per i canoni dovuti dal 1995 al 2003. Già, è bene ricordare che Ageno si sta sbracciando per vendere ad un inquilino moroso (almeno in parte). Ma se per ipotesi l'accordo ci fosse già (su quale base Ageno parla di 600 milioni visto che si ragionava di 750?) saremmo in presenza di un fatto assolutamente grave: il Consiglio chiamato ad esprimersi su una vendita legata ad una condizione sospensiva già annullatasi di fatto. La delibera sottolinea che la “definizione del contenzioso” potrà avvenire anche in forma “transattiva”, ovvero con un accordo tipo “volemose bene e veniamoci incontro”. Invitiamo i cittadini a provare a fare altrettanto quando dovranno versare l’Ici, gli oneri d’urbanizzazione, la retta della mensa scolastica o pagare una multa: non crediamo che gli sarebbe offerta la stessa possibilità. Ma torniamo alla “condizione sospensiva”. Chi giudicherà se la transazione con l’inquilino moroso sarà conveniente? Quando ci si deve metter d’accordo, si devono conoscere almeno i punti di partenza della trattativa. Ovvero, quanto deve pagare la società le Sirene di affitti arretrati? Nella delibera non lo si dice, ma la cifra è stata messa a conoscenza dei membri della Commissione Bilancio e Finanze: tra canoni arretrati, mora e interessi il Comune (ovvero i cittadini) devono avere circa 155.000 Euro. Se a questi sommiamo i 235.000 Euro del discutibilissimo prezzo di cessione, si arriva a circa 755 milioni delle vecchie Lire. Non parrebbe che Ageno, quando dice in TV che il Comune incasserà 600 milioni, stia già pensando ad uno sconto del 20%? Uno sconto che nel caso sarebbe fatto in nome di cittadini, non sappiamo quanto consenzienti di privarsi di una così cospicua cifra loro dovuta. Non ne siamo certi, ma ci pare che un ipotetico "sconto" potrebbe essere letto come quello che in diritto si chiama “Danno Erariale” e chi lo causa, magari alzando la mano per votare la delibera nel Consiglio Comunale di mercoledì, potrebbe pure essere chiamato a risponderne in solido.


ghiaie gabbiano portoferraio

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