Non passa giorno che il nostro sindaco Ciumei non colga l'occasione di sponsorizzare sia in televisione o sui giornali(online e cartacei) ciò che intende realizzare. Anche i più sprovveduti hanno capito che sono iniziate le grandi manovre di una campagna elettorale fatta di corpose promesse e che ci dovremo sorbire fino al prossimo mese di maggio, quando tutti i cittadini marinesi saranno chiamati a votare per scegliere una nuova giunta. Dobbiamo rilevare che tutta questa smania del nostro sindaco di essere in prima pagina non sempre favorisce purtroppo la correttezza delle notizie che vengono trasmesse. E' già accaduto col comunicato sulla torre, ove l'Amministrazione Ciumei si arrogava il merito dell'acquisizione del bene, smentito da un nostro articolo che riassegnava all' Amministrazione De Fusco il reale merito di aver iniziato e seguito un'azione legale che ha portato il monumento alla disponibilità dei marinesi. Cosa che poi tutti conoscevano già. Così pure su “Il Tirreno" del 7 febbraio abbiamo letto, ad esempio, che l'idea del polo scolastico, che riunirà i tre ordini della scuola di base in un unico edificio a Marciana Marina e che si andrà ad inaugurare il prossimo settembre, è merito esclusivo della Giunta Martini. Vediamo di dare a Cesare quel che è di Cesare..... Per chiarire riteniamo sia opportuno ripercorrere la vicenda, partendo da Marciana. Nei primi anni novanta infatti la Direzione Didattica di Marciana Marina, in accordo con l'Amministrazione Comunale di Marciana, dovette procedere alla chiusura di tutte la scuole di frazione,a seguito di una riforma in atto. Furono effettuati interventi nell'edificio della scuola media e praticamente fu costruita una nuova scuola dell'infanzia rendendo così l'edificio idoneo per ospitare tutti gli alunni dei tre ordini della scuola di base (infanzia, elementari e medie). Veniva costituito così, senza tanta pubblicizzazione, il primo polo scolastico dell'isola, realtà fonte di utili esperienze innovative e di qualità del servizio. Circa a metà degli anni 90 una razionalizzazione ministeriale individuò, tra le altre, la Direzione Didattica di Marciana Marina come sottodimensionata per lo scarso numero di alunni iscritti e quindi in predicato di soppressione. Il pericolo della chiusura e del successivo smembramento fu superato tramite un accordo dell'allora Direttore Didattico di Marciana Marina Giorni con il Preside Petri della scuola media di Marina di Campo che, congiuntamente, proposero al Consiglio Scolastico Provinciale la trasformazione dei tre istituti scolastici della zona occidentale elbana (due istituti di scuola media e una direzione didattica) in due istituti comprensivi. La proposta fu accettata ed è risultata una scelta opportuna visto che le due realtà sussistono ancora dopo tutti questi anni. L'Istituto Comprensivo si è dimostrato,tra l'altro, una risorsa non indifferente, in particolar modo per la libera programmazione di utilizzo e trasformazione degli spazi esistenti nei tre plessi scolastici. L'edificio della scuola media di Marciana Marina , ancora per la graduale diminuzione degli alunni, presentava un piano terra pressochè inutilizzato. Ed è qui che la giunta De Fusco, di cui faceva parte Giorni in qualità di assessore, sull'esempio di Marciana, decise di procedere all'accorpamento delle scuole proprio nell'edificio della scuola media, proponendosi di attivare una serie di opere che avrebbero potuto portare alla realizzazione del Polo Scolastico di Marciana Marina. Per prima cosa furono costruite una cucina a norma e due sale mensa nella zona a sinistra guardando l'entrata. Nella parte a destra vennero ristrutturate, a tempo di record, 4 aule con relative zone servizi ove venne successivamente ospitata la scuola dell'infanzia, spostandola dal vecchio plesso scolastico di via della Soda. Contemporaneamente si decise di redigere un progetto di un sostanzioso ampliamento del 1° piano, opere finanziate con la Cassa Depositi e Prestiti. Le fasi successive di intervento, non ancora progettate, prevedevano la costruzione di una nuova palestra sul terreno dietro l'edificio e la modifica di quella esistente con ampliamento per ricavarne 6-7 aule + servizi. Il tempo per la realizzazione di tali operazioni era previsto in 4-5 anni al massimo. Il progetto già finanziato fu consegnato nel 1997 alla giunta Martini che decise di annullarlo e di predisporne in sostituzione uno unico comprensivo di tutti gli interventi necessari per allocare definitivamente ,oltre ai due livelli già esistenti, anche la scuola primaria. Oggi, trascorsi 15 lunghi anni, si parla di inaugurazione. Come vede sig. sindaco la realtà dei meriti è dei demeriti sulla realizzazione di tale opera è molto più articolata e complessa di quello che ha scritto Lei. Chiudiamo con una riflessione sull'argomento. La realizzazione di un polo scolastico che comprenda in un unico edificio i tre ordini della scuola di base può divenire un modello di edilizia scolastica se è funzionale alla realizzazione di continuità formativa per tutti gli anni che vanno dalla scuola dell'infanzia alla secondaria inferiore. Se si sa utilizzare può divenire una risorsa vera per tutta la comunità e un esempio di scuola del futuro per tutti i molteplici istituti comprensivi del territorio nazionale. Ci risulta che purtroppo in tutti questi anni la popolazione scolastica sia andata continuamente a diminuire.(È un trend che dura da oltre 3 decenni). In particolare si sottolinea come in questo periodo nessuna azione politica è stata prevista o intrapresa per invertire tale tendenza.
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