Giovedì scorso, a Portoferraio, uno straniero di 27 anni, residente fuori Elba, ha seguito fin sotto casa e quindi scippato un’anziana del posto, che aveva appena ritirato la pensione, ma dopo una breve fuga è stato arrestato dai carabinieri, partiti immediatamente al suo inseguimento. Aveva pensato a tutto il giovane che due giorni fa, con premeditazione e pervicacia, ha scippato una 78enne di Portoferraio, ma non aveva previsto che per garantirsi il bottino avrebbe dovuto compiere l’atto finale del reato a pochi metri dalla caserma dei carabinieri: un rischio molto alto che alla fine non gli ha dato il risultato che cercava e che anzi gli è costato l’arresto. Sono da poco passate le 13 e 15 quando il giovane fa ingresso nell’ufficio postale di via Manganaro, forse per compiere un’operazione o forse già intenzionato a compiere uno dei reati più odiosi. Sta di fatto che non può non notare che a uno degli sportelli un’anziana signora sta ritirando diverse banconote da cento euro, che costituiscono la sua pensione. Il ragazzo tergiversa nell’ufficio, mentre la donna ripone il denaro in un portadocumenti e si avvia verso l’uscita. Il giovane, a questo punto, pedina l’ignara signora fin sotto casa, distante qualche centinaio di metri dalla posta e quando la donna entra nel portone fa per entrare anche lui. La donna, che non conosce il ragazzo, a questo punto, chiede al giovane dove si stia recando ricevendo una generica risposta sulla visita a un presunto amico. Intenzionata a tornarsene a casa, sebbene con la netta impressione d’aver visto lo stesso straniero all’ufficio postale, la donna abbassa leggermente la guardia e volta le spalle al ragazzo per dirigersi verso l’ascensore, ma a questo punto lo sconosciuto le strattona la borsa, insistendo, nonostante un’ istintiva resistenza della vittima, fino a far cadere quest’ultima in terra. Ottenuta la borsa il ragazzo prende e intasca solo quello che sa essere il valore più importante: il portadocumenti col contante, quindi si dà alla fuga sulla pubblica via. Dopo pochi metri, però, sfreccia davanti a due marescialli dei carabinieri che stanno uscendo dalla caserma del civico 58. I militari, che non sanno il motivo per cui il giovane stia correndo (tanto più che il bottino non è a vista), intuiscono istintivamente che la frenesia del ragazzo non è quella tipica di una corsa ma di una fuga e si mettono a rincorrerlo, inseguiti, a loro volta, a distanza, dai parenti della vittima scesi da casa. Lo straniero, però, ha molto vantaggio e riesce a dileguarsi tra le vie cittadine, non prima, però, di aver lanciato il maltolto, subito raccolto dai carabinieri. Questi, che non hanno la minima intenzione di accontentarsi del recupero del bottino, salgono su una vettura di servizio e proseguono le ricerche in auto. Ricerche che si concludono, poco dopo, nei pressi degli imbarchi, dove il ragazzo, ancora con indosso il medesimo inconfondibile abbigliamento, non riesce neanche ad arrivare. Finito in manette per furto con strappo pluriaggravato (per fortuna la vittima non ha patito lesioni) il giovane rischia da tre a dieci anni (oltre le aggravanti dell’età della vittima e del rilevante danno economico esiste, dal 2009, un aumento di pena specifico per chi deruba una persona che si trovi nell’atto di fruire ovvero che abbia appena fruito dei servizi di istituti di credito, uffici postali o bancomat) e attenderà il suo destino fuori dall’Elba, agli arresti domiciliari. Per la vittima, per fortuna, solo tanto spavento e nessuna ferita, oltre alla consolazione di aver riavuto l’intera pensione. Per ulteriori chiarimenti contattare il Cap. Emiliano Zatelli al 0565/922200.
Carabinieri borfidi