La dolorosa vicenda della signora Lupi Alba pubblicata su “ Il Tirreno” del 7 febbraio scorso, purtroppo ripropone in modo inequivocabile l’ESISTENZA di criticità sull’offerta sanitaria elbana, più volte evidenziate anche in tempi recenti, dal Comitato Elba Sanità, alle massime autorità aziendali e regionali, che derivano in questo caso dalla gestione Livorno-centrica che si vuole dare all’unico ospedale dell’Elba, con lo scopo di risparmiare risorse economiche e personale, ma senza aver provveduto a testare un valido sistema di rete e comunicazione efficace. Purtroppo in questa gestione dei pazienti “sballottati” (a volte necessariamente) tra Livorno e Portoferraio si ha la sensazione che molto sia lasciato al caso e alla diligenza del personale di turno, e ciò viene fuori in modo chiaro quando un fatto grave, come quello della signora Alba, porta a galla il “sistema” che forse non esiste se non nella sua occasionalità; ciò potrebbe essere per l’inesistenza o il mancato l’utilizzo di protocolli ben chiari e linee guida precise, per questi trasferimenti frequenti, oppure, assente il rispetto delle procedure, se esistenti, e senza che avvenga il controllo da parte dei dirigenti preposti alla verifica della loro applicazione. E’ lecito pensare che magari altri casi potrebbero essere successi e non essere divenuti di pubblica conoscenza. I cittadini elbani ora più che mai non si sentono garantiti sulla sicurezza e, a maggior ragione, venendo a conoscenza proprio in questi giorni, che verrà meno la reperibilità radiologica notturna e festiva e sarà attuata la telerefertazione con Livorno. Crediamo infatti che la tele refertazione possa essere un valido supporto se integrativa ma non sostitutiva di un servizio che viene meno perché non si investe sull’assunzione di altri radiologi! E’ inaccettabile che il “voler far cassa” diminuisca la qualità dei servizi e attenti alla sicurezza delle persone che vivono su un’isola, in momenti in cui l’isola è scollegata dal resto del mondo, si abbattono ancor di più le sue strenui difese. Non si può pensare di sostituire il fattore umano. Il confronto immediato sul posto - nei casi più gravi - tra medico, che riceve l’urgenza, e radiologo, che può decidere determinate proiezioni radiografiche in base a come appare il paziente, (dando indicazioni estemporanee al tecnico di radiologia, per consentire una diagnosi appropriata e veloce) può essere indispensabile. In situazione di emergenza poi nell’ospedale di Portoferraio, la guardia medica anestesiologica non è presente in ospedale e può impiegare anche mezzora per arrivare. La radiologia e il laboratorio sono servizi fondamentali per le situazioni di emergenza-urgenza e non ce li faremo portare via! Ancora deprecabile l’ennesimo ritardo nel trasferimento di un paziente cardiopatico a Livorno, il giorno 8 febbraio, che è giunto in terapia intensiva dopo sette ore. Non solo non è stato disponibile l’elisoccorso che era impegnato da altra parte, pare addirittura fuori regione (?) e quindi è chiaro che il secondo mezzo per l’Elba, annunciato dalla regione, sulla stampa dello scorso 1 luglio 2011, non c’è, altrimenti sarebbe intervenuto, e non c’è ancora nemmeno il terzo elicottero a Massa, abilitato al volo notturno sul mare, che doveva essere messo lo scorso dicembre, quindi ancora una volta promesse cartacee. Il grave ritardo con cui questo paziente con problemi cardiaci è partito verso la terapia intensiva di Livorno, è stato a causa del mancato funzionamento degli ascensori, con il quali doveva essere condotto all’ambulanza, chiediamo quindi che vengano stabilite le responsabilità per il mancato funzionamento e se esistenti le responsabilità dei dirigenti preposti all’organizzazione sanitaria. Comunque per essere realisti la situazione dell’ospedale di Portoferraio pare peggiorare ogni giorno di più! Noi Elbani non ci stiamo a queste condizioni e metteremo in campo tutte le proteste e le azioni legali possibili e immaginabili per impedire l’impoverimento e il decadimento dei nostri servizi! Ci viene espropriato il diritto a ricevere cure appropriate e tempestive sul nostro territorio, da chi invece essendo servizio pubblico, a cui gli elbani con le loro tasse concorrono, lo dovrebbe garantire! PRETENDIAMO che le parole chiave e linee strategiche del PSSIR 2012-2015 siano VERE anche per i cittadini dell'Elba: equità, appropriatezza, sburocratizzazione, cronicità, coesione sociale, la salute in tutte le politiche, qualità e sicurezza, innovazione e ricerca, alleanza tra cittadini, professionisti e istituzioni.
ospedale totale nuova