E, sulla scia delle decisioni del Parco, contro Schettino e "gli altri soggetti che risultassero penalmente responsabili" scende in campo anche il comune di Capoliveri, il cui Ufficio Stampa nel pomeriggio di mercoledì ha inviato una nota nella quale tra l'altro si legge: "la giunta comunale di Capoliveri ha deliberato di intervenire come parte offesa nel procedimento penale attivato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto nei confronti del comandante della Concordia Francesco Schettino e di tutti gli altri soggetti che risultassero penalmente responsabili, per rivendicare ogni danno di qualsivoglia natura, ambientale e d’immagine, anche con riserva di costituzione di parte civile. La giunta comunale ha disposto inoltre di attivare le procedure per richiedere un adeguato risarcimento dei danni conseguenti al disastro, dando forza alle ragioni delle comunità locali. “Abbiamo collegialmente disposto una azione legale – spiega il sindaco Ruggero Barbetti -, volta soprattutto a tutelare la comunità di Capoliveri che vive nella sua quasi totalità di turismo. Già ora la nostra economia risente del danno di immagine e di prestigio di tutto l’Arcipelago. Il nostro paesaggio, il nostro mare, le nostre coste costituiscono un unicum di biodiversità. Il disastro della Costa Concordia oggi è sotto controllo, ma ci preoccupano eventuali sviluppi negativi.” Quello degli amministratori capoliveresi è comunque un atto che ci pare abbia più che altro un valore simbolico: nutriamo infatti dei forti dubbi che sarebbe eventualmente accettata dai magistrati la costituzione in giudizio di un singolo comune interessato per ora (e speriamo che così rimanga) solo assai marginalmente dall'evento. Ma condivisibile è l'implicito richiamo ad una costante attenzione e vigilanza sulla salute ambientale dell'arcipelago.
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