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Operatori economici elbani, sì a tassa di accesso e gestione associata del turismo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 09 febbraio 2012

Le categorie economiche elbane accolgono con soddisfazione le ultime notizie circa l’imminente approvazione in Parlamento della Legge sulla tassa di sbarco (o di accesso), che riserverebbe ai territori insulari la facoltà di opzione con la tassa di soggiorno. Questa proposta di legge, che vedrà la luce grazie al considerevole sostegno dall’ANCIM, è stata fortemente caldeggiata dalle associazioni di categoria dell’Elba, le quali hanno da subito individuato in questo tipo di imposizione una misura più equa e sostenibile, rispetto alla tassa di soggiorno, al fine di reperire risorse a sostegno del turismo. La recente chiusura delle APT e la paventata eliminazione delle province, che in tutti gli ultimi decenni hanno garantito, insieme alla regione, la gestione della promozione e dell’accoglienza turistica nei vari territori toscani, ha sicuramente destato molte preoccupazioni tra gli operatori turistico-commerciali e la classe imprenditoriale elbana. E’ evidente che, in quanto principale fonte economica della nostra isola, il turismo deve essere adeguatamente supportato, innanzitutto con irrinunciabili politiche di cura e tutela del territorio e con opere di puntuale manutenzione di spiagge ed arenili, sentieri, aree verdi, spazi pubblici, zone portuali e di accesso, ecc. Ma servono anche investimenti in promozione nei vari mercati di riferimento, la costante esplorazione di nuovi possibili target, una campagna stampa che tenga accesi i riflettori sulla nostra isola, un buon servizio di accoglienza, l’organizzazione di eventi importanti che possano convogliare flussi di visitatori, un sostegno per lo sviluppo dell’aeroporto con garanzie di continuità territoriale, e quant’altro. Senza un’azione coordinata e sistematica in tal senso, la nostra isola, ancorché privilegiata dal punto di vista ambientale, climatico e logistico, potrebbe veramente perdere progressive quote di mercato, a vantaggio di altri competitors, mettendo in seria discussione l’assetto socio-economico locale. Appare dunque irrinunciabile, in questo frangente, il coeso e responsabile impegno di tutte le otto amministrazioni elbane che, con la realizzazione della gestione associata del turismo ed in previsione dell’applicazione della tassa di accesso, potranno adeguatamente sopperire alla soppressione dell’APT, dimostrando finalmente che l’Elba ha la capacità di sapersela cavare anche da sola. Ovviamente, dovrà essere elaborato un modello gestionale condiviso che, da subito, stabilisca l’entità degli introiti, le modalità di incasso e gestione di tali fondi, i relativi parametri di ripartizione e di destinazione, compatibilmente con le esigenze delle varie località e con l’indirizzo di sviluppo che intenderemo dare al nostro territorio. A tale scopo, le scriventi associazioni confidano nella certa sottoscrizione di tutti i comuni elbani al nascente organismo di gestione associata del turismo, chiedendo nel contempo ai sindaci elbani un incontro a brevissimo, al fine di intraprendere insieme un percorso partecipato di crescita e sviluppo economico per le nostre imprese. Ora più che mai, in tempi di forte crisi come quelli che stiamo attraversando, non è più possibile permettersi di sbagliare o di perdere tempo. Questa è un’occasione importante per l’Elba, una sfida che non vogliamo e non possiamo perdere: ne va del nostro futuro. CONFCOMMERCIO CONFESERCENTI ASSOCIAZIONE ALBERGATORI C.N.A. FAITA – Campeggiatori CONFINDUSTRIA COLDIRETTI CONFARTIGIANATO


nave sbarco passeggeri toremar

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