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Controcopertina: Dall'Elba tecnologie ai grandi centri di ricerca internazionali

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 09 febbraio 2012

Esiste un mondo parallelo all’isola d’Elba lontano dal turismo e dalle usuali tipologie lavorative, un mondo che ancora troppo pochi conoscono nonostante chi lo anima sia qui da decenni. Stiamo parlando di realtà quali ElbaTech e ancor prima CAEN Elba, la prima con sede a Marciana, la seconda a Portoferraio. Accomuna queste imprese il fatto che producono strumentazione tecnologica d’avanguardia, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Se è noto che CAEN, ad esempio, fornisce fra gli altri il CERN di Ginevra con sensori e sistemi per gli accelleratori di particelle, è più recente il coinvolgimento di ElbaTech presso l’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (EPFL), uno dei più prestigiosi centri di ricerca al mondo. Proprio all’EPFL il gruppo di Kis Adras ha pubblicato lo scorso Novembre [1] i risultati di una ricerca su un rivoluzionario semiconduttore simile al grafene chiamato MoS2, un candidato eccellente per la realizzazione dei transistor del futuro. Questa ricerca è talmente promettente dal punto di vista dell’elettronica Consumer che addirittura le testate divulgative l’hanno recentemente ripresa (ad es. PC professionale di Gennaio [2]). ElbaTech ha fornito a quel gruppo di ricerca sofisticati amplificatori lineari ad alta tensione, strumenti in grado di pilotare nano-posizionatori di precisione con la necessaria immunità al rumore [3]. La qualità dei prodotti ha permesso all’azienda elbana di allargare la cerchia dei fruitori all’EPFL: proprio in questi giorni ElbaTech sta installando, sempre in quei laboratori, due microscopi a forza atomica (AFM) che ha realizzato negli scorsi tre mesi. Si tratta di strumenti in grado di visualizzare la superficie di campioni con risoluzione di miliardesimi di metro [4]. È una tecnologia giovane se comparata ad altre nel campo della fisica, perché fu inventata intorno al 1982. Da sempre ElbaTech progetta e realizza questo tipo di microscopi, che ha venduto ovviamente anche a molte università italiane e a laboratori del CNR Proprio e solo grazie ad un mercato di nicchia, molto tecnologico e dai prodotti obiettivamente non facilmente copiabili e replicabili queste realtà industriali riescono con moltissime difficoltà a sopravvivere alla recessione in atto. Fa piacere, d’altro canto, contribuire con molta modestia ma con altrettanta caparbietà a diffondere nel mondo un’immagine positiva, ancorché diversa da quella turistica, della nostra Isola. Sul territorio le scuole non sempre sono a conoscenza della presenza di queste realtà e ancora troppo poco riescono a goderne dei benefici. La didattica su temi molto avanzati trova poco spazio anche a causa della necessità di seguire programmi già di per sé nutriti, ma il non contemplare una seppur fugace considerazione di quanto proprio sul nostro territorio si produce ha l’aria di un’occasione mancata per i nostri giovani. [1] Streching and breaking of ultrathin MoS2, K.Adras et al, ACS Nano vol 5 num 12, 2011 [2] PC Professionale, numero 250, Gennaio 2012, pag 21. [3] www.elbatech.com [4] www.spmagic.com


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