Mentre ancora infuriano le polemiche sui modi per sottrarre l'isola di Montecristo dal dominio assoluto dei ratti, si scopre che "famigerati" bombardamenti sono già avvenuti. Per fortuna. Spiega Dario Capizzi, esperto di controllo dei roditori dell'Agenzia regionale dei Parchi del Lazio (Regione Lazio), che ha collaborato alla redazione del progetto: "Tra il 10 e il 12 gennaio scorso sono stati effettuati interventi dall'elicottero per liberare l'isola dai ratti. Ed è importante intervenire perché sono una minaccia per la biodiversità in quanto distruggono specie importanti e rare, come l'uccello delle tempeste e la berta minore, quest'ultimo un uccello raro, un’importante colonia del quale vive proprio a Montecristo". Quanto alla minacce per le altre specie animali, Capizzi spiega: "Con gli interventi dall'elicottero non si fa alcun danno al mare, perché le sostanze non sono solubili nell'acqua, né alla lucertole o alle vipere, perché sono in letargo, né agli uccelli, che anzi hanno una vita più facile se i roditori non divorano i pulcini e le uova nei nidi. Quanto alle capre, le si proteggono. In definitiva il danno è solo per eventuali animali simili ai topi. Ma a Montecristo non ci sono scoiattoli o altri roditori al di fuori dei ratti". E aggiunge: “Questi interventi sono raccomandati dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, e si effettuano nelle isole di tutto il mondo, in particolare in Nuova Zelanda, Stati Uniti e Gran Bretagna". "Da tutta questa vicenda si capisce quanto ignoranza dei problemi ci sia ancora in Italia", avverte Sergio Urizio, presidente dell'Associazione italiana delle imprese di disinfestazione (ANID). "Con atteggiamenti ambientalistici superficiali si impedisce la propagazione di una sana cultura dell'ambiente e della sicurezza. Una cultura che passa anche attraverso una corretta conoscenza della materia e dei benefici che una disinfestazione ben applicata porta al territorio, alle specie animali da proteggere e alla salute dei cittadini. Se l'opinione pubblica fosse al corrente delle condizioni di igiene precaria nella quale versano molti edifici (ha fatto clamore il caso della Pinacoteca di Brera a Milano) molti atteggiamenti cambierebbero e anche in Italia si farebbe una prevenzione più seria ed efficace".
montecristo cala maestra