PORTOFERRAIO. Il grande geologo toscano, Bernardino Lotti, definì l’Isola d'Elba: “Un grandioso Museo mineralogico all’ aperto”. Era il 1886 e dopo 126 anni Giuseppe Tanelli, geologo, elbano d'adozione, già primo presidente del parco, presenta un trattato che farà parte della grande Monografia del Museo di Storia Naturale della Università di Firenze. Sezione di Mineralogia, intitolato " La Collezione elbana" . "Un doveroso tributo a questi tesori elbani che sono i minerali, che ho realizzato insieme a Luisa Poggi, responsabile della sezione di Mineralogia dell'Unifi. Oltre 6000 i campioni che formano attualmente la “Collezione elbana” nella sezione di Mineralogia del nostra raccolta universitaria. Il Museo - Laboratorio Elba, -prosegue Tanelli- si estende dalla costa orientale, dove fra Rio e Calamita si ritrovano i suoi celebri giacimenti a ferro, a quella occidentale, dominata dalla potente mole granitica del Monte Capanne, con i famosi filoni pegmatitici di S. Piero e S. Ilario e le spettacolari esposizioni del suo anello termo metamorfico nelle scogliere di Pomonte e Punta Nera.Magnifiche cristallizzazioni di ematite e pirite, iridescenti aggregati limonitici, i cristalli di ilvaite, quarzo prasio e granati; tormaline, berillo, alcune delle più note eccellenze della mineralogia elbana, presente nei più prestigiosi Musei naturalistici del Mondo. Ad oggi sono 183 i minerali individuati all’Isola d’Elba e undici minerali presenti sul pianeta sono stati per la prima volta individuati sull'isola. A dare impulso alla conoscenza dei minerali dello "Scoglio" furono le collezioni di Raffaello Foresi del 1850, e del medico fiorentino Giorgio Roster.
elbaite minerale