"Prima - recita un dispaccio ANSA - il mancato pagamento del debito, poi la truffa, infine l'estorsione. Vittima un imprenditore di portoferraiese che alla fine ha avvertito i carabinieri e ha fatto arrestare un venditore ambulante di 64 anni di origine campana, ma residente a Viareggio" L'indagine condotta dai Carabinieri di Cecina di concerto con i loro colleghi elbani ha fatto contestare pesanti ipotesi di reato, l'uomo dovrà rispondere di estorsione e truffa pluriaggravata. Ma assieme a lui denunciati pure a piede libero, altri tre campani, anch'essi residenti in Versila che avevano contribuito a raggirare l'Elbano. Questi si è presentato ai Carabinieri per sporgere querela narrando la vicenda che aveva avuto inizi con un prestito di 20.000 euro che egli aveva elargito ad uno dei quattro compari, e che non gli era stato restituito. Il quartetto si offriva però di "compensare" l'imprenditore facendogli fare un ottimo affare consistente nell'acquisto a prezzo assai vantaggioso. I documenti mostrati all'imprenditore erano contraffatti, e i campani ottenevano una promessa di acquisto da 220 mila euro. L'abitazione in realtà non era mai stata in vendita dai proprietari ed il rogito non aveva luogo. L'ultimo capitolo nei giorni scorsi: l'imprenditore veniva minacciato di coinvolgimento in guai giudiziari che riguardavano i quattro denunciati se non avesse sborsato altri 700 euro. Dopo la denuncia l'Elbano si è accordato con i Carabinieri fingendo di sottostare alla estorsione, ed accordandosi per consegnare al principale accusato la cifra pattuita al porto di Portoferraio nella prima serata di venerdì 27 gennaio. Ma appena sbarcato dalla nave il sessantaquattrenne, mentre riceveva il denaro (quindi in flagranza di reato) veniva "piccionato" dai Carabinieri che gli offrivano ospitalità presso le camere di sicurezza di Via Manganaro.
Carabinieri porto