La "storia infinita" della CM-Unione dei comuni registra un altro capitolo anzi due con altrettanto "piccate" note che si incrociano tra il Sindaco di Rio Marina Paola Mancuso ed il Commissario Gabriele Orsini incaricato dalla Regione in pratica di smantellare un Ente che per incapacità (tutte elbane) di realizzare un coordinamento amministrativo, è fallito. Il Sindaco piaggese sostiene che non si può adire a nessun piano di successione prima che si sia conclusa la vicenda giudiziaria Asa-CIGRI. Orsini ribatte di aver solo ottemperato al suo mandato ed accusa l'UDC di aver orchestrato con Bosi, Coppola ed infine con Mancuso uno strumentale attacco nei suoi confronti: " ...per colpire non so bene quale altro obiettivo o per parare eventuali future defaillances nel comparto al quale io certamente non appartengo". ecco i testi delle due note: L'evolversi frettoloso della vicenda dell'Unione dei Comuni pone degli interrogativi irrimandabili sulle reali motivazioni di questa "liquidazione " che appare inarrestabile e pronta a tutto. Mi sembra in primo luogo inaccettabile che si possa chiuder bottega senza i conti che questo territorio ha diritto di veder pagati dall'ASA, ex CIGRI, gestore unico del settore idrico succeduto nelle competenze della vecchia Comunita' Montana. Ma all'appello mancano non solo le cifre ma lo stesso impegno politico di coloro che hanno ritenuto l'Unioni dei Comuni la panacea di tutti i mali e che ora sono al capezzale di una gestione sconcertante nel non aver mai assunto una posizione di difesa di questo territorio nei confronti del centralismo dei servizi, troppo garantito per porsi qualsiasi problema di equidistanza. Mi chiedo che sara' dell'importo che i giudici stabiliranno quale corrispettivo del trasferimento di impianti da anni ormai utilizzati dal gestore unico e che ne sara' delle tante imprese elbane creditrici se quelle somme andranno nel calderone di Asa a coprire anche i debiti degli altri! Sara' la Provincia a rischio di soppressione a gestire personale e risorse? Oltre il danno si prepara dunque appaiono sempre piu' ridicole le accuse di boicottaggio con le quali qualcuno da tempo cerca di far ricadere la responsabilita' di questa situazione su chi aveva compreso rifiutando la propria adesione. Questo patetico tentativo di confondere le acque e' giunto al capolinea: non ci saranno piani di successione postumi a far calare un altro sipario sulle responsabilita' di scelte sconsiderate e mal gestite con l'alibi di letture politiche fuorvianti di un'Elba affamata di campanilismo e recalcitrante ai buoni consigli di chi preferirebbe una sola voce di questo territorio. Quella del Comune di Rio Marina sara' forte e chiara perche' e' l'ora di finirla di fare forzature giuridiche e politiche pensando che questo territorio trovi nella sua mancata unita' un motivo di debolezza ed incapacita' di reazione. Prima di calare quel sipario sull'Unione dei Comuni e con essa sulla possibile gradualita' di un percorso di semplificazione istituzionale sposato invece in altre zone della Toscana, occorre riaprire la discussione ed impedire che il diritto ad una soluzione della vicenda sia trasformato in una "concessione" per chi si redime. Paola Mancuso Meraviglia il tono e il senso dell’”attacco“, come lo definisce il reporter, del sindaco Mancuso a un Piano di successione che non conosce e del quale non ha mai voluto conoscere le linee, nonostante telefonate, lettere e accordi col sottoscritto commissario, sempre all’ultimo disattesi. Sembra una regia orchestrata dall’UDC con continui crescendo nei confronti di un tecnico come sono io per colpire non so bene quale altro obiettivo o per parare eventuali future defaillances nel comparto al quale io certamente non appartengo. "In principio" c’era Marini poi è arrivato Coppola quindi l’affondo di Bosi ora l’attacco della Mancuso: ma ribadisco che sia nel caso del Comitato per il Comune Unico che per il commissariamento dell’Unione di Comuni sono stato nominato solo ed esclusivamente per la mia precedente esperienza professionale di cui non ho bisogno di fare sfoggio e della mia ormai vecchia conoscenza del territorio. Nient’altro signori dell’UDC: guardate i risultati e poi valutate, non condannate prima della sentenza! Non mi aspettavo certo un apprezzamento per aver rispettato i tempi pur ristretti, che la Regione mi aveva dato per redigere il suddetto Piano di successione, in un momento anche di modifiche legislative regionale e nazionali e di difficoltà finanziarie degli enti locali. Fra l’altro sono stato anche costretto a fare la questua per garantire gli stipendi ai dipendenti dell’Unione che, ricordo a tutti, deriva dalla Comunità Montana di cui anche Rio Marina faceva parte. Certo non un plauso mi aspettavo ma nemmeno una velata accusa di partigianeria o di favoritismi per la “frettolosità“ con cui io presento il Piano alla Regione come richiesto nella delibera di nomina, dopo i ritardi accumulati dai rinvii sia dello scioglimento dell’ente sia dalle precedenti nomine dei commissari. Ripeto di non voler entrare nel campo delle lotte politiche che attanagliano il Riese in particolare e l’Elba in generale per l’imminente sentenza sull’incompatibiltà della Mancuso e per le elezioni comunali a Marciana Marina e a Porto Azzurro ,perché sono solo un tecnico. Voglio solo ricordare che il commissario deve riportare in Regione la situazione credito-debitoria dell’Ente, la situazione patrimoniale, quella del personale e le funzioni svolte e da svolgere di competenza e su delega e poi il decreto di estinzione della Regione stabilirà a chi va l’eredità, come appunto richiama la denominazione “piano di successione". Quindi, cara Mancuso, non ti agitare prima dell’uso! Gabriele Orsini
palazzo provincia comunità montana