Se le garanzie di qualificazione delle prestazioni sanitarie sono un obiettivo dichiarato dalla Regione Toscana, tanto da averlo tradotto in un’organizzazione come il dipartimento che dovrebbe garantirla senza sacrificare le organizzazioni periferiche - ma di fatto con i ben noti problemi - è altrettanto vero che il punto nascita è per definizione il luogo in cui non possono essere bypassate né la qualità né la tempestività dell’intervento. Insieme alla deroga sui parametri devono dunque predisporsi risposte serie e concrete a cominciare dal creare le condizioni per l’accreditamento del “blocco parto” per il quale risulta indispensabile una guardia anestesiologica, ginecologica e pediatrica h 24. Questa esigenza può peraltro essere affrontata nell’ambito di un nuovo equilibrio con Piombino in un confronto che, sulla base di una solidarietà innegabile, consenta di risolvere i problemi della struttura ospedaliera della città attraverso le deroghe concesse all’Elba ma che proprio in esse - ed in particolare nella necessità di mettere in rete il personale per consentire una dotazione di organico in grado di coprire i turni di guardia indispensabili all’accreditamento della struttura - dia alle due realtà una vera soluzione, diversamente svuotata di significato e di garanzie per la salute delle donne e dei figli di quest’isola. Solo così si tradurrebbe un problema in un reciproco vantaggio consentendo che le garanzie sulla carta si trasformino davvero in uno sforzo politico ed organizzativo che dia di nuovo fiducia a chi pensa che nulla sia cambiato.
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