Non c’è da aggiungere nessuna notizia a quanto esce in questi giorni su tutte le testate giornalistiche nazionali e internazionali tv e social network per il naufragio della nave da crociera Concordia. Va aggiunto il cordoglio per i familiari delle vittime e la compartecipazione a chi si è trovato coinvolto in questa triste vicenda e un grazie sentito alla comunità gigliese che ha espresso grandi atti di solidarietà concreta e di eroismo. Il Parco con il suo Presidente e il suo Direttore stanno partecipando alle riunioni operative e istituzionali e stanno in allerta per capire in tempo reale le mosse più utili e ogni possibile forma di collaborazione: da quella istituzionale a quella scientifica e perfino operativa se ce ne fosse bisogno. Il rischio del danno ambientale per il mare dell’Arcipelago non è ancora scongiurato ma l’attenzione è massima perché non accada nulla e veramente le forze in campo sono straordinarie per affrontare lo stato di emergenza dichiarato. Il Presidente Banfi si è mosso subito tra l’Isola del Giglio e gli incontri in Prefettura a Livorno, alla presenza di tutti gli enti competenti, del Ministro dell’Ambiente e del suo Direttore Generale, mettendosi a disposizione con tutte le informazioni e i mezzi utili al caso e con un filo diretto con i soggetti operativi. “La preoccupazione è grande per la nostra Isola del Giglio - dice Banfi- ma nessun allarmismo. Stiamo cercando di fare la nostra parte e il Ministero dell’Ambiente sta dando il massimo per scongiurare ogni possibile danno oltre a predisporre nuove regole perché il l’Arcipelago Toscano non corra questi rischi.” Il Direttore Zanichelli, e probabilmente anche il Presidente Banfi, saranno al Giglio tra venerdi 20 e sabato 21 gennaio per incontrare gli agenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato e acquisire informazioni. C’è l’esigenza di rispondere a tutti quelli che si rivolgono al Parco, soggetto investito di compiti di tutela, per conoscere quali potrebbero essere gli scenari futuri per gli aspetti di protezione del mare e per ridurre i rischi ambientali. Anche la Regione Toscana sta attivamente promuovendo un’analisi della normativa vigente per esaminare possibili applicazioni di precauzione.
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