Naufragio della "Concordia" viene ridimensionato il numero dei morti e dei dispersi L'imbarcazione inclinata fino ad appoggiarsi su una fiancata sui bassi fondali in rada Evacuati quasi completamente dal Giglio i 4000 naufraghi

Lanci di agenzia affermano che la "Concordia" è affondata, ma in realtà, come si può constatare dalle impressionanti immagini di Giorgio Fanciulli di Giglionews.it, la nave ha continuato a sbandare fino a coricarsi completamente sul fondale appoggiata su una fiancata, così sta, e così probabilmente resterà per chissà quanto tempo, quello che ormai è un retitto che mostra impietosamente fuori dell'acqua la lesione dello scafo che ha causato la sciagura: uno squarcio enorme che corre per 70 metri lungo la fiancata sotto la linea di galleggiamento, una lesione la cui vista riesce finalmente a far capire meglio la dinamica per certi versi assurda del tragico evento. "Determinante è stato l'urto con un gruppo di scogli a sud dell'isola distanti un centinaio di metri dalla linea di costa, che ormai non esiste più - ci dice Fanciulli - e che in parte si vedono ancora incastrati nella carena. L'impatto con le secche è stato avvertito a bordo come uno scoppio, a quel punto la nave ha iniziato ad imbarcare l'acqua che ha provocato il black-out e lo spengimento dei motori, è evidente che a quel punto chi pilotava il Concordia ha deviato dalla rotta nord accostando a sinistra verso l'Isola in direzione opposta fino a giungere in parte per la spinta iniziale in parte per la corrente in secca nei pressi del porto" Le luci del giorno hanno iniziato a far chiarezza anche sul numero delle vittime: le salme recuperate stanotte in effetti sono 3, ed i feriti più gravi 13, quello che resta incerto è il numero dei dispersi che però si è progressivamente ridotto e somma al momento a 3/4 persone, un bilancio comunque tragico ma distante dalle potenziali proporzioni che poteva avere l'affondamento di una imbarcazione che portava in giro oltre 4000 persone. Rientrato anche l'allarme relativo al gruppo dei disabili che si trovavano sul Concordia e che al contrario di quello che si era temuto erano stati tra i primi ad essere trasportati a terra dalle scialuppe di salvataggio. La conta precisa è favorita dalla completa evacuazione dei naufraghi dall'Isola del Giglio che sta terminando in queste ore e che lascia un'isola, una comunità che ha dato il meglio di sé, stremata ed a sua volta bisognosa di attenzioni, non ci sono, tanto per accennare ad un solo aspetto dei disagi, più farmaci al Giglio.

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