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Comune Unico la controreplica di Palombi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 12 gennaio 2012

Ringrazio il Sig. Contin per l'attenzione prestata al mio intervento sul Comune Unico. Tuttavia temo di essere stato male interpretato. Il mio non era un je accuse contro il Parco, inteso come Istituzione, ma contro la gestione del Parco e dei suoi indubbi alti costi rispetto alla pochezza dei risultati raggiunti. Sarebbe oltremodo preoccupante se il Parco, come afferma il signor Contin, avesse come fine ultimo la battaglia contro la cementificazione. La lotta contro l’eccessiva edificazione sull’isola (che fu al centro della mia politica di opposizione quando ero Consigliere comunale a Campo) non necessita di un censore come il Parco ma di una politica illuminata e di amministratori onesti e consapevoli dell’importanza del territorio e della sua tutela. Il ruolo del Parco è tutt’altro. Promozione del territorio (assolutamente deficitaria, si pensi solo alla cartellonistica dei sentieri, decadente e trascurata), tutela e conservazione dell’ ambiente attraverso interventi di pulizia (leggi sentieri trascuratissimi), educazione ambientale, integrazione con il territorio. Non credo che tutto questo sia stato gestito alla perfezione. Il tutto sembra inoltre condito da un estremismo pseudo-ambientalista che ha portato pochi risultati reali ed un aumento della distanza con la popolazione locale, già diffidente nei confronti di tale Istituzione per storia e cultura. Le mie perplessità sull’’Istituzione del Comune unico erano soprattutto di tipo sociologico, ma evidentemente, anche in questo caso, sono stato mal compreso. Ribadisco come la divisione in otto comuni dell’isola abbia enorme valenza nel favorire la partecipazione alla vita sociale e politica dell’Isola da parte di molti cittadini, che in caso contrario sarebbero esclusi, laddove la politica può rappresentare terreno di confronto ed esercizio di civismo e democrazia, in un contesto sociale comunque reso difficile dall’isolamento geografico. L’esempio con Guidonia, comune popolatissimo, voleva solo sottolineare l’enorme distanza dei suoi cittadini con l’Istituzione-comune, vissuto dal sottoscritto in prima persona. Non era certo una comparazione di realtà tra loro lontanissime. Se poi volessimo accennare un confronto su un terreno più politico-amministrativo, le mie perplessità sul Comune unico sarebbero ulteriormente accentuate dalla elaborazione delle passate esperienze su altre forme di gestione associata dei comuni, molto spesso fallimentari (leggi Unione dei Comuni). Ma questo è tutt’ altro discorso.


Mappa Comune unico

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