La fine dell’anno si avvicina e come da tradizione, questo è il periodo dei fuochi d’artificio e dei petardi, da quelli più piccoli, i cosiddetti raudi, a quelli più grandi, dai nomi spesso fantasiosi, ma più simili a vere e proprie bombe che non ad oggetti di divertimento. Seguendo i noti fatti di cronaca, dal razzo “Bin Laden” si è passati al “pallone di Maradona”, poi alla “bomba di Lavezzi”, per arrivare quest'anno a “ ‘o Spread”, quasi un omaggio al termine ormai divenuto familiare come sinonimo di crisi economica. Fantasia a parte, si tratta di una pratica molto diffusa, che, purtroppo, specie nel caso vengano disattese le più elementari norme di sicurezza, può avere conseguenze assai gravi. In termini di incidenti il bilancio degli ultimi anni della nostra provincia è fortunatamente modesto, con un ferito a Livorno nel 2010 ed uno a Cecina nel 2011, episodi questi che, in entrambi i casi, potevano essere evitati. L’Isola, in questo ambito, non ha precedenti recenti. Sono sufficienti l’osservazione di poche norme ed un po’ di buonsenso per prevenire conseguenze sgradevoli. Per prima cosa è opportuno non acquistare nulla dagli sconosciuti, in particolare, diffidare delle bancarelle, su cui spesso sono in vendita prodotti non conformi e vietati. Chi vende prodotti pirotecnici deve essere infatti munito di una licenza, sulla quale è sempre riportato il nome e cognome del titolare, il quale ha l’obbligo di esporla in modo ben visibile. Se i fuochi d’artificio che vi accingete ad acquistare non hanno l’etichetta, non comprateli ed avvertite subito il “112”. I carabinieri provvederanno a ritirarli immediatamente dal commercio e a distruggerli. Tutti i fuochi di artificio e specialmente quelli di libera vendita, devono sempre essere provvisti di un etichetta chiara e facilmente leggibile, che deve riportare anche le istruzioni per un uso sicuro del prodotto. Sempre sull’etichetta, oltre agli estremi del provvedimento ministeriale di riconoscimento, deve essere anche indicato il nome del produttore o quello dell’importatore. Per salutare la fine del 2011 e l’arrivo del 2012 in modo civile e soprattutto sicuro per noi e per gli altri, la Benemerita, come ogni anno, promuove una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per educarli al corretto uso dei fuochi pirotecnici legali e disincentivare l’acquisto di quelli illegali, troppo spesso causa di incidenti. Uno dei principali veicoli di tale iniziativa è l’ampia ed esaustiva sezione tematica, dedicata ai fuochi d’artificio dal sito internet dell’Arma dei Carabinieri: www.carabinieri.it (percorso: Home - Il Cittadino - Consigli - Tematici - Giorno per giorno … - Fuochi d’artificio) da cui si traggono informazioni e cautele fondamentali espresse dagli stessi artificieri dell’Arma, che vi invitiamo a visionare per completezza e su cui il Comando Provinciale di Livorno, ben consapevole di vigilare su un territorio fortunatamente meno interessato al triste fenomeno degli incidenti da botti , ha basato il seguente decalogo utile a non abbassare, comunque, la guardia: Nessun artifizio è sicuro al 100%, neppure quelli di libera vendita. Un’esplosione di un piccolo petardo a diretto contatto con la pelle o, peggio, vicino agli occhi, può avere gravi conseguenze. Le stesse stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare ustioni e fare incendiare i vestiti. Prima di accenderli, leggere e seguire attentamente le istruzioni. Ancor prima, però, controllare che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione e che non presenti segni d’umidità o di danneggiamento mai lasciati Non lasciare mai i bambini soli a usare fuochi di artificio e fare particolare attenzione agli adolescenti fra i 10 e i 14 anni di età che sono i più a rischio di incidenti. I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti. Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi, evitare di farlo verso case, strade, persone o zone buie. I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, quali bottiglie, barattoli o scatole, che, rompendosi, potrebbero proiettare schegge. Quando si accende un fuoco d’artificio non indossare indumenti di pile, fibra sintetica oppure acetati, perché una scintilla potrebbe incendiarli. Quando si trovano fuochi d’artificio che non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli, ma vanno bagnati prima di essere gettati nell’immondizia. Non tentate di accendere i fuochi trovati per terra. Oltre ai provvedimenti delle Forze dell'Ordine per il sequestro di prodotti fuorilegge e alla campagna dei media per la prevenzione, la vigilanza dei genitori rimane fondamentale. (Nella foto di repertorio alcune così dette “mezze botte” illegali, sequestrate dall’Arma di Portoferraio)
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