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Lettera aperta ai soci del circolo della vela di Marciana Marina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 dicembre 2011

Cari amici, cari Soci del Circolo della Vela di Marciana Marina, a quanto mi raccontano in relazione all’ultima assemblea ordinaria, finalmente vi è chiarezza sullo stato attuale del CVMM e della impresa “Consorzio Marina di Marciana”, o come si chiama. Dal punto di vista imprenditoriale, in sintesi, un disastro ampiamente annunciato dalla mancanza di un sia pur minimo piano industriale (sempre promesso ma mai fatto conoscere ai soci), dalla reale consistenza e dal reale apporto dei grandi investitori genovesi (ricordate l’enfatico articolo sul “Tirreno” ? : ... a Marciana Marina sbarcano i Genovesi .....), dalla allegra e poco trasparente partecipazione alla nota gara (pur senza valide ed adeguate deleghe, e ben oltre i dettati di statuto) con offerta roboante avulsa rispetto a qualsiasi responsabile valutazione del mercato nautico, locale e nazionale, e del momento economico. Mai apparse (e molto difficilmente appariranno) le ricche flottiglie che avrebbero dovuto produrre utili al Circolo e benessere al paese, sconti ai soci e servizi di qualità ai naviganti : nulla. Anzi, no, una sola cosa è apparsa chiaramente : la quasi totalità del deficit di impresa, anche attraverso disinvolte gestioni di bilancio (quale, ad esempio, la voce relativa al “personale”), sarà e sarà sempre più a carico dei soci del CVMM, per lo più ignari, ma, comunque, di fatto, eroici, quanto forzosi, supporter finanziari dell’Amministrazione comunale di Marciana Marina. Ma, mi chiedo e vi chiedo, se l’obiettivo era quello di istituire una sorta di “tassa di soggiorno personalizzata” a carico dei soci del CVMM, aveva senso metter su tutta questa impresentabile procedura ? non sarebbe stato meglio organizzare nei dovuti e trasparenti modi una sorta di “colletta” a beneficio del paese e della sua amministrazione ? Probabilmente tutti noi soci vi avremmo partecipato con maggiore entusiasmo e consapevolezza, senza obbligare nessuno a screditanti figuracce “manageriali”. Riconosco che il mio modo di evidenziare i problemi non sempre ha rispettato una ortodossa etichetta : ma la sostanza di quanto da me sempre denunciato ora è oggettivamente sotto gli occhi di tutti. Mi auguro, infine, che l’esperienza del Circolo di Marciana Marina possa essere utile, per evitarla, a tutti gli altri Circoli elbani. Un caro saluto,


marciana marina torre e porto 2009

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